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Vallate verdeggianti circondate dalle cime innevate dell'Himalaya, campi terrazzati di riso, fortezze, villaggi senza tempo abitati da persone gentili e ospitali la cui vita è scandita da antiche abitudini ed è profondamente segnata da un fortissimo sentimento religioso che coinvolge il visitatore.
Il nostro viaggio avviene in occasione dei numerosi Festival religiosi che si tengono durante il calendario bhutanese: un tripudio di colori accesi, di suoni profondi ed ipnotici, di odori acri di incenso o di burro di yak con cui sono fatte le offerte. L’atmosfera, la profonda devozione dei pellegrini, la spiritualità che aleggia nell’aria, le misteriose figure rappresentate, il ritmo delle danze, rendono lo spettacolo indimenticabile da tutti i punti di vista.
La scoperta del regno del Bhutan inizia nella regione nord occidentale del Paese, con la visita delle vallate di Thimphu, Phunakha e la città di Paro che ospita il Monastero Taktsang. L'itinerario inizia e finisce a Kathmandu con la città medioevale, i templi, le famose Durbar Square e il magico panorama sull’Himalaya.
Partenza Sottocasa con servizio di trasferimento privato. Ritrovo con il gruppo e l'accompagnatore a Trento e località previste ed inizio del viaggio per l'aeroporto di Venezia. Proseguimento con volo di linea Turkish Airlines, via Istanbul, per Katmandu. Pasti e pernottamento a bordo.
All’arrivo in aeroporto, ottenimento del visto. Incontro con la guida che ci dà il benvenuto tradizionale con un Khada, la sciarpa cerimoniale usata nella cultura buddhista che simboleggia purità e compassione. Trasferimento in hotel. Sistemazione nella camera riservata (disponibile dalle ore 12.00).
Kathmandu è la più grande città e la capitale del Nepal. L’intera area metropolitana comprende anche le città di Patan, Bhadgaon e Thimi, superando i due milioni di abitanti. Kathmandu è una città storica con un’architettura straordinaria, squisite sculture in legno e il nobile artigianato in metallo degli antichi artigiani Newar. L’induismo e il buddismo coesistono nella valle di Kathmandu da tempo immemorabile e i residenti della valle fanno poca distinzione poiché adorano sia nei santuari indù che in quelli buddisti. Il centro urbano della città presenta un nucleo storico risalente perlopiù al XVII secolo che si sviluppa nell’intorno della celeberrima Durbar Square, ricca di templi induisti. Entro poche miglia si possono scoprire ben sette siti del patrimonio mondiale dell’UNESCO!
Pranzo in hotel e partenza per scoprire lo Stupa Boudhanath, patrimonio mondiale dell'UNESCO, e il vivace mondo buddista attorno.
Costruito nel V secolo, il Boudhanath è considerato il più grande stupa buddista del mondo, con un diametro di 82 m di base, ed è conosciuto come il "piccolo Tibet" per la sua atmosfera unica che ricorda il vecchio mercato di Barkhor a Lhasa. Per molti tibetani è luogo di pellegrinaggio e commercio. Lo stupa presenta 4 paia di occhi di Buddha che guardano in 4 direzioni cardinali, mantenendo un'eterna vigilanza sulle persone e sulle loro azioni. E' circondato da case e monasteri, dove risiedono i Rinpoche, e circa 29 Gompa tibetani.
A seguire, visita di un monastero dove i giovani monaci studiano il buddismo tibetano e benedizione di un lama al nostro Khada. Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Altitudine di Paro 2350 m.
Dopo la prima colazione, trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea per Paro: il volo è molto panoramico e offre scorci notevoli sulla catena Himalayana e sulle vette del Monte Everest, Makalu, Kanchenjunga e Chomolari. All’arrivo incontro con la nostra guida, parlante italiano, che rimane con il gruppo per tutto il viaggio. Pranzo e, nel pomeriggio, visita del Monastero di Kyichu Lhakhang, uno dei templi più antichi e più belli del Bhutan.
Secondo la tradizione popolare, il tempio è stato costruito nel 659 dal re tibetano Songtsen Gampo per immobilizzare il piede sinistro di una diavolessa gigante che cercava di impedire la diffusione del buddhismo in Tibet.
A seguire Paro Dzong (Rinpung Dzong), che appare come un monolite bianco che domina la valle e che fu costruito senza alcun chiodo o progetto architettonico.
Rinpung Dzong rappresenta forse il miglior esempio di architettura bhutanese e qui è stato girato “il Piccolo Buddha” dal Maestro Bernardo Bertolucci. La fortezza fu utilizzata per difendere la valle dalle invasioni tibetane e sopravvisse ai danneggiamenti subiti da terremoti e incendi. Ora ospita il quartiere monastico e gli uffici governativi.
Passeggiata e shopping nella cittadina di Paro, posizionata al centro di una verdissima vallata, armonioso insieme di risaie, radure con salici piangenti e casette in legno. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
Altitudine di Phunakha 1600 m. Distanza Paro/Punakha 125 km - durata 3/4 ore.
Partenza per Phunakha e, lungo il percorso, sosta al monastero di Thang Tong Gyalpo, costruito dal Lama fabbro, per apprezzare da vicino il famoso ponte di ferro.
Thang Tong Gyalpo, l'uomo di ferro del Bhutan, il re dei campi vuoti, artigiano, ingegnere, compositore, poeta, soldato, commerciante, grande studioso errante e affermato santo yogi. Forse il più enigmatico dei santi buddisti, Thang Tong Gyalpo, è noto anche come Chakzampa, il "Costruttore di ponti di ferro", Tsöndrü Zangpo "Eccellente persistenza" e il re della pianura vuota.
A seguire il Dochu La Pass (3140 m) che offre una splendida vista panoramica a 360° sulla catena montuosa dell’Himalaya. Ad est del passo si erge il Gangkhar Puensum che, con i suoi 7.570 m, è la vetta più alta del Bhutan, ed è anche la montagna più alta a non essere ancora stata scalata.
Il passo e la montagna sono adornati con 108 chorten, conosciuti come Druk Wangyal Chorten. I chorten sono santuari buddhista, fatti costruire da sua maestà Ashi Dorji Wangmo Wangchuk, la regina madre, per commemorare i soldati bhutanesi morti nel dicembre 2003, combattendo gli insorti assamesi dall’India infiltrati nel territorio Bhutanese.
Nel pomeriggio visita dello Phunakha Dzong, una antica fortezza e residenza invernale del Capo dei Monaci che funge ancora da quartier generale amministrativo per la regione di Phunakha.
Costruito strategicamente nel punto di confluenza tra i fiumi Pho Chhu e Mo Chhu nel 1637 da Shabdrung Ngawang Namgyal, Lama fondatore del Paese, il cui nome ha il bel significato di “palazzo della grande felicità”. È diventato il maggior centro religioso e amministrativo della regione, ha un ruolo importante nella storia del paese e conserva i massimi esempi della storia dell’arte bhutanese.
Pranzo lungo il percorso, cena e pernottamento in hotel.
Breve trasferimento al Wangdiphodrang Dzong, costruito da Lama Shabdrung nel 1638. Il Tshechu è stato istituito dal Gyalse Tenzin Rabgye (1638-1696), il quarto governante temporale del paese, per commemorare il compleanno di Guru Rinpoche. Qui si assiste al Festival di Wangdue Tshechu, la rappresentazione tra le più attese del Bhutan, in cui vengono eseguiti molti tipi di danze in maschera: la Dole Raksha Cham, ovvero danza dello spirito dei morti (Raksha) del monastero di Dole, e il Raksha Mangchum, la danza del Bue. Il festival è organizzato dalla comunità del corpo monastico di Wangdi Dzong e viene svolta dall’ottavo giorno dell’ottavo mese del calendario Bhutanese. Conclusione con lo spiegamento del Guru Tshengye Thongdrel.
La storia racconta che i demoni del fiume disfacevano i lavori di costruzione di un ponte sul fiume, essenziale per la Comunità. Perciò i monaci inventarono le danze Raksha per distrarre i demoni e, solo così, gli uomini riuscirono a completare la costruzione del ponte di Wangdi Phodrang.
Nel pomeriggio, dopo il pranzo, trasferimento a Lobesa. Breve camminata tra bellissime risaie e panorami affascinanti per raggiugere Chimi Lhakhang, caratterizzato da un tetto di colore giallo e costruito nel 1499 in onore di Lama Drukpa Kunley, famoso come il “divino folle”, dopo che questi aveva sottomesso la diavolessa del vicino Dochu La con il suo "magico fulmine della saggezza".
La tradizione del monastero è quella di benedire i pellegrini sulla testa con un fallo di legno, tradizione che in Bhutan serve per scacciare il malocchio e i pettegolezzi. Il tempio è considerato il tempio della fertilità e coppie che vogliono avere bambini vengono in pellegrinaggio per chiedere questo dono.
Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Altitudine di Thimphu: 2400 m. Distanza Phunaka/Thimpu 74 km – 2/3 ore.
Trasferimento a Thimphu e, all’arrivo, visita del Memorial Chorten, voluto dal terzo re, Sua Maestà Jigme Dorji Wangchuk, come monumento alla pace e alla prosperità del mondo.
Completato nel 1974, dopo la sua morte prematura, è sia un memoriale del defunto re (padre del moderno Bhutan) che un monumento alla pace mondiale. I dipinti e le statue all’interno del monumento forniscono una visione profonda della filosofia buddista.
Pranzo in ristorante e, nel tardo pomeriggio, passeggiata in centro per apprezzare il miglior artigianato bhutanese. Cena e pernottamento.
Trasferimento allo Tashichhodzong (che significa la fortezza della religione gloriosa) per assistere al Festival di Thimphu Tshechu durante il quale nella piazza si svolge il Cham, spettacolari danze in costume con maschere rituali eseguite da monaci e da laici. La danza più famosa è la Drum Dance di Drametse, ovvero la danza con tamburi di Dramtse, ora patrimonio dell’UNESCO. Il festival è anche un incontro sociale annuale, durante il quale le persone indossano bellissimi abiti e gioielli. Grazie al festival potremo sentirci più vicini al popolo bhutanese e conoscere del loro stile di vita, credenze e molto altro.
Questo è uno degli Tshechu più importanti ed istituzionali del Bhutan e si tiene nello Dzong di Trashichhoe. A differenza dei Cham che si tengono nei monasteri più piccoli, qui tutti gli attori sono monaci selezionati facenti capo all’Abate del Bhutan. Le maschere ed i costumi utilizzati sono particolarmente belli e finemente decorati, tutte le celebrazioni, le danze e le rappresentazioni sono organizzate con dovizia tanto da richiamare ogni anno fedeli provenienti da tutto il Bhutan, personalità importanti e, spesso, persino il Re … l'assoluta e profonda partecipazione della popolazione locale a questi eventi rende il Paese un angolo ancora profondamente autentico e sincero del nostro mondo.
Nel pomeriggio, dopo il pranzo, escursione nella valle di Thimphu, città sede del governo del Bhutan e, forse, la capitale più insolita al mondo. Questa vivace città ospita la Famiglia Reale, il servizio civile e le missioni straniere con rappresentanza in Bhutan. È anche la sede di numerosi progetti di sviluppo finanziati a livello internazionale. Prima tappa al Takin Preserve, dove vive il Takin, l’animale nazionale.
La credenza racconta che questo animale sia stato creato dal Lama Drukpa Kuenley, “il divino folle”. Il Lama venne sfidato da personaggi che non credevano ai suoi poteri soprannaturali convincendolo a mangiare una mucca e una capra. Il Lama, dopo aver mangiato, con un semplice schiocco delle dita crea questo strano animale che ha sembianze di antilope e mucca.
A seguire la visita di Zilukha Nunnery, l’unico convento di suore buddiste nella capitale, che dedicano la propria vita alla realizzazione spirituale: passano le loro giornate in studi religiosi, preghiera e meditazione ma anche in normali mansioni quotidiane. Infine, sosta al Buddha Point, la statua del Buddha più alta del continente sud asiatico, da dove si ha una visione completa della città di Thimphu. Cena e pernottamento in hotel.
Altitudine di Paro 2350 metri. Distanza Thimphu/Paro 54 km – 1 ora.
Il mattino è dedicato all’ufficio della Posta dove è possibile personalizzare dei francobolli con la propria immagine.
L'ufficio postale nazionale è il luogo in cui il famoso ufficio filatelico del Bhutan vende francobolli e foglietti ricordo di francobolli del Bhutan. In virtù dei loro colori e del numero limitato, i collezionisti di francobolli di tutto il mondo sanno che il Bhutan è il primo paese a diversificare ed esportare francobolli di qualità, in particolare i francobolli 3D che sono oggetti da collezione. Tutte le collezioni sono spettacolari per colori, soggetti e qualità!
A seguire il Textile Museum (museo di tessitura Bhutanese) per imparare a conoscere le tecniche dell’arte bhutanese della tessitura. Il piano terra è dedicato ai costumi cham (danza religiosa), mentre al piano superiore sono illustrate le principali tecniche di tessitura, gli stili degli abiti locali e i tessuti realizzati da uomini e donne. Al termine, partenza per Paro. Nel pomeriggio visita al Ta Dzong, ex torre di guardia ora trasformata in Museo Nazionale, dove un’affascinante collezione di manufatti offre un meraviglioso riassunto della ricca cultura e patrimonio del Regno. Passeggiata in centro. Cena e pernottamento in hotel.
Giornata dedicata alla scoperta di uno dei monumenti più venerati del Bhutan, il Taktshang Goemba, più comunemente chiamato il Nido della Tigre.
Il monastero, edificato a partire dal VIII secolo, sorge in posizione molto suggestiva sul costone della montagna a 800 m sopra la valle di Paro a 3.120 m di altitudine e comprende sette templi. Si dice che il Guru Rinpoche, il monaco buddista artefice della prima grande diffusione del buddismo sull'Himalaya, sia volato qui nell’VIII° secolo sul dorso di una tigre per sconfiggere i demoni della regione di Paro che si opponevano alla diffusione del buddhismo.
A questo punto del viaggio siamo tutti acclimatati e pronti per affrontare questa straordinaria escursione ma, per facilitare la salita (circa 2 ore), con una modica spesa, si può noleggiare un cavallo che porta in cima. La vista e la bellezza dell’ineguagliabile monastero sono la giusta ricompensa. Giunti ad un piccolo rifugio si sosta per il pranzo. Al ritorno, possibilità di corroboranti bagni con pietre roventi ($ 15-20) altra tradizione bhutanese. Cena e pernottamento in hotel.
Prima colazione e, di buon mattino, trasferimento in aeroporto e volo di rientro a Kathmandu. Arrivo, sistemazione in hotel e pranzo. Nel pomeriggio visita allo Svayambhunath, uno dei più antichi complessi buddhisti del Nepal risalente al V sec. d.C. situato in cima a una collina nella valle di Kathmandu, anche noto come il tempio delle scimmie.
Il sito, da oltre 2500 anni, segna il punto in cui il leggendario patriarca Manjushree scoprì il fiore di loto nell'antico lago della valle, ed è uno dei siti buddisti più sacri del Nepal. Da non perdere l’enorme “fulmine” del Vajra placcato in oro e incastonato nel lato est dello stupa, la Statua del Buddha sul lato ovest di Swayambhu, il Buddha dormiente, il monastero di Dewa Dharma, noto per un’icona in bronzo di Buddha e dipinti tradizionali tibetani, il tempio dedicato a Harati, la dea di tutti i bambini.
A seguire si giunge a Durbar Square, cuore di Kathmandu, e il labirintico complesso dei palazzi reali che si distinguono per i tetti a “pagoda” e gli splendidi intagli lignei.
La fondazione del Durbar (Palazzo Reale) risale ai tempi dei Licchavi. Con notevoli restauri da parte dei sovrani di Malla e successivamente dei Ranas, la costruzione fu portata a termine progressivamente nel corso di molti secoli. Ci sono circa 50 templi, il complesso di Durbar del XVII secolo, Hanuman Dhoka, il tempio di Parvati, la grande campana e il tamburo, Bhairav, il tempio di Taleju e la serie di templi raggruppati intorno ad esso. Infine la dimora della Kumari, l’incarnazione vivente della Dea protettrice del Nepal.
Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Prima colazione e partenza per Bhaktapur, conosciuta anche come Bhadgaon, la “città dei devoti”, UNESCO e antica città newari. Fondata nel XII dalla dinastia del regno Malla, a partire dal secolo XVI divenne un importante centro di transito carovaniero sulla rotta tra India e Tibet. Meravigliosa è la piazza Durbar dove spicca il Palazzo delle 55 finestre. L'intera parte storica in stile newari regala con la sua atmosfera medioevale intatta nei ritmi, nelle preghiere, nei canti sacri, emozioni indimenticabili. Notevoli le antiche piazze, il quartiere dei vasai, l’importante tempio a cinque piani di Nyatapola, la Durbar Square. Si percorrono le strette vie contornate da palazzi medioevali, accompagnati dal sorriso dei bambini e dai gesti antichi degli artigiani. Dopo il pranzo, visita del tempio di Pashupatinat, il più importante tempio induista del Nepal consacrato a dio Shiva, con un tetto dorato a più livelli e numerose porte d'argento, famoso per la sua superba architettura.
Il tempio di Pashupatinat è uno dei più grandi complessi di templi indù dell'Asia meridionale con centinaia di lingam di Shiva, icone di varie divinità indù e divinità interne. Il nucleo originario risale al VI secolo d. C. ma la tradizione vuole che sia stato costruito da Pashupreksha, della dinastia Somadeva, nel 3 ° secolo a.C. Questo luogo, conosciuto anche come Piccola Benares, si trova lungo il fiume Bagnati, e ogni giorno vi si svolgono cremazioni e cerimonie funebri.
In serata autentica cena nepalese servita insieme al "rakshi", il vino di riso nepalese. Spettacolo di danze eseguite da diverse comunità del Nepal come Newars, Sherpa, Magar, Gurung, Tamang, Tharus utilizzando antichi e tipici strumenti musicali. Rientro in hotel e pernottamento.
Prima colazione e trasferimento in aeroporto per la partenza con volo di linea, via Istanbul, per Venezia. Arrivo in serata e rientro a Trento e località di partenza in autopullman Gt con trasferimento privato a casa Vostra.
Supplementi Assicurativi
Passeggeri da 0 a 70 anni:
Passeggeri da 71 a 80 anni:
Passeggeri da 81 a 90 anni: