La Mongolia è un Paese aspro e spettacolare dove il tempo sembra essersi fermato. Immensi altopiani, deserti sconfinati e steppe verdissime si perdono all’orizzonte sotto un cielo di un azzurro capace di riempire lo sguardo e l’anima. Le notti stellate, limpide e infinite, regalano un senso di meraviglia e connessione profonda con la natura. Tra le praterie e le dune dorate del Gobi, vivono i nomadi, custodi di antiche tradizioni e di un’accoglienza genuina che tocca il cuore. Ogni paesaggio è una tavolozza di colori: il verde delicato delle steppe, il rosso fiammeggiante delle scogliere di Bajanzag, il giallo ocra delle dune di sabbie del Gobi, il viola della fioritura estiva e il nero delle formazioni rocciose di origine vulcanica.
Un viaggio che incanta, tra semplicità autentica e spazi immensi, e che lascia un segno indelebile nell’anima di chi lo vive.
Partenza esclusiva con Servizio Sottocasa. Ritrovo con l’accompagnatore e il gruppo a Trento (o località previste lungo il percorso) e trasferimento in pullman all’aeroporto di Milano Malpensa. Imbarco con volo di linea per Ulaanbaatar (via Pechino). Pasti e pernottamento a bordo.
Arrivo a Ulaanbaatar, incontro con la guida che rimane con il gruppo per tutto il tour. Iniziamo con prendere confidenza con questo paese sconfinato e meraviglioso e con la gente cordiale e genuina. Ulaanbaatar, con circa 1.5 milioni di abitanti, concentra praticamente più di un terzo dell’intera popolazione mongola, gran parte della quale vive nelle yurte nella periferia della città, preferendole ai palazzi in stile sovietico che dominano il centro.
Visitiamo poi il Monastero di Gandan (luogo dello spirito), fondato nel 1838 come Scuola Buddista. Una particolare atmosfera coinvolge in un’affascinante testimonianza di riti buddisti, canti misteriosi di monaci e sentite preghiere di fedeli. Oggi 150 monaci vivono a Gandan e tentano di riportare in vita l’originale splendore e la spiritualità del luogo. Al suo interno vi sono 4 giganteschi templi, il più grande dei quali ha un’altezza di oltre 40 metri, finemente decorati con oro e pietre preziose. Segue l’imponente statua placcata oro del Dio Avoki Teshvara che, secondo la leggenda, dona ad ogni visitatore che gli rende omaggio vista perfetta e abilità profetiche. Pranzo in ristorante e sistemazione in hotel.
Nel pomeriggio visita del Museo di Storia Naturale in cui sono esposti gli scheletri fossili dei giganteschi dinosauri del Gobi. Alla sera cena di benvenuto e pernottamento in hotel.
Prima colazione e partenza in jeep 4x4 (massimo 3 persone per jeep) con destinazione sud-ovest alla volta del Deserto dei Gobi. Varie soste panoramiche e pranzo lungo il percorso. Arrivo a Tsagaan Survaga, chiamato anche Stupa Bianco, un incredibile canyon risultato da erosioni di vento e acqua che nei secoli lo hanno modellato rendendolo uno dei luoghi più suggestivi di tutto il deserto del Gobi. Da lontano tutta l'area sembra ricordare le antiche rovine di una città.
Quello mongolo è un popolo di sciamani e di mistici: il territorio è punteggiato dagli Ovoo, altari di pietra e rami che segnano, secondo antiche mappe esoteriche, la presenza degli spiriti. Si crede che presso gli Ovoo si riuniscano gli Spiriti della natura.
Sistemazione al Gobi Caravan Serai Camp. Tempo a disposizione per relax. Dopo cena si ammira un cielo stellato unico al mondo. Pernottamento.
Dopo la prima colazione partenza per il Parco Nazionale Gobi Gurvansaikhan, nell’area chiamata “le tre bellezze del Gobi”, per osservare la fauna del deserto con stambecchi e gipeti. Ci si inoltra a piedi (o a dorso di cavallo) nella Valle di Yol, o delle Aquile. Si tratta di una gola stretta e rocciosa a circa 2.500 m di altitudine, dove si può trovare qualche lingua di neve rimasta dall’inverno e qualche incontro inaspettato con l’Ibex siberiano e la Capra argali. Pranzo lungo il percorso. Cena e pernottamento al Camp.
Dopo la prima colazione partenza per Khongoriin Sand Dunes attraversando luoghi e paesaggi straordinari. Arrivo e pranzo. Nel pomeriggio escursione sulle dune di sabbia Khongoriin Els conosciute anche come le "dune che cantano col vento", per il magico suono che il vento produce accarezzandole, alte fino a 800 metri e larghe da 6 a 12 km. Situate in un bacino circondato da montagne, si estendono per un centinaio di chilometri, rappresentano una delle più grandi aree sabbiose in Mongolia e lo spettacolo è maestoso ed emozionante. Segue la visita di cortesia ad una famiglia di allevatori di cammelli, con la possibilità di un’escursione in cammello. La sera uno dei tramonti più spettacolari del Gobi. Cena e pernottamento al Camp.
Prima colazione e partenza alla volta di Bayanzag, che significa “vette infuocate”, un vastissimo insieme di rocce dalle incredibili forme e colori, famosa in tutto il mondo per il primo ritrovamento di enormi uova di dinosauri. È ritenuta dagli esperti un ricco giacimento di fossili, dove, nel suggestivo e desolato ambiente desertico, numerose spedizioni paleontologiche hanno ritrovato (a partire dal 1922) un impressionante patrimonio di reperti di specie che cento milioni di anni fa popolavano questa regione: sarà una fantastica mattinata alla scoperta della terra dove vivevano questi giganti, i primi padroni della Terra. Pranzo lungo il percorso. Cena e pernottamento al Camp.
Il Gobi è il deposito più importante al mondo di scheletri di dinosauri; molti degli esemplari più famosi furono trovati qui, a Bayanzag, dalla spedizione dell’americano Roy Chapman Andrews nel 1922. Passeggiando tra le dune, si rischia di inciampare accidentalmente in una costola di Velociraptor liberata dal vento!
Prima colazione e il viaggio riprende verso nord fino al piccolo monastero di Uvgun Khiid, situato nella Riserva Naturale Khogno Khan. Visita e pranzo. Proseguimento per Ongii Khiid. La steppa comincia a desertificarsi e, nel pomeriggio, ci si avvicina ai contrafforti della catena montuosa che nasconde le rovine dell'antico monastero di Ongii, celebre punto di sosta per le carovane che arrivavano o partivano per attraversare il Gobi e il Taklamakan e raggiungere la Via della Seta. Il complesso archeologico di Ongii è adagiato tra rilievi selvaggi, all’interno di una gola molto suggestiva e comprende le maestose rovine di due monasteri: Barlim Khiid sulla riva nord, e Khutagt Khiid a sud. Sistemazione in Camp, cena e pernottamento.
Prima colazione e partenza per la Valle del fiume Orkhon che rientra tra i siti protetti dall’UNESCO. Attraversata dal fiume Orkhon, il fiume forma una cascata, chiamata Orkhon Khürkhree, la cui origine risale a 20.000 anni fa, in seguito ad un’eruzione vulcanica. Terremoti ed eruzioni vulcaniche hanno creato un ambiente molto scenografico, disabitato, incantevole e in piena armonia con la natura. Sistemazione in Camp, cena e pernottamento.
Dopo la prima colazione partenza per lo splendido monastero di Tuvkhun, incastonato sulle montagne che chiudono a settentrione la valle dell’Orkhon. Questo monastero era molto amato da Bogdo Khan Zanabazar, il più importante monaco buddista nella storia della Mongolia, grande scultore e artista che qui visse e studiò per quasi trent’anni. La visita richiede un trekking a piedi di circa un’ora in mezzo nella foresta, lo spettacolo è maestoso. Pranzo al sacco nei pressi del Monastero e, nel tardo pomeriggio, si giunge a Karakorum. Cena e pernottamento al Camp.
Prima colazione e visita di Karakorum, antica capitale dell’Impero Mongolo fondata da Gengis Khan e completata dal figlio Ogodai nel XIII sec. Alla sua costruzione parteciparono artisti, artigiani ed operai provenienti da diverse regioni dell’Impero. Nei suoi pressi, racchiuso da un quadrilatero di imponenti mura sormontate da 108 Chorten Tibetani, sorge il Monastero Lamaista Erdene Zuu, fondato nel 1586 ed oggi il più antico centro di diffusione del Buddismo-Lamaista in Mongolia. Nel periodo di suo massimo splendore ospitava, all’interno della cinta, ben 100 templi che vennero in gran parte distrutti negli anni trenta durante le purghe staliniane.
Pranzo in ristorante e partenza per il Parco di Khustai, istituito nel 1993 per salvaguardare il cavallo selvaggio mongolo, chiamato takhi. Noto anche come Cavallo di Przewalski, dal nome dell'esploratore polacco che scoprì la razza nel 1878, possiede due cromosomi in più ed è l’antenato del cavallo domestico. A causa di un feroce bracconaggio attorno agli anni '60 rischio di estinguersi ma, grazie a gruppi ambientalisti internazionali, fu possibile reintrodurlo in Mongolia garantendo la conservazione e la continuazione della razza. All'arrivo escursione in riserva e sistemazione al Camp. Cena e pernottamento.
Prima colazione e trasferimento a Ulaanbaatar. Sosta per lo shopping in una fabbrica di cachemire, particolarmente conveniente, a cui segue il pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita del Palazzo d’Inverno Bogdkhan, il Santo Sovrano, l’ultimo Khan mongolo. Il complesso, con gli annessi edifici religiosi eretti nel 1903, è oggi un museo che espone oggetti ed arredi appartenuti all’ultimo sovrano mongolo. Infine il Museo delle Belle Arti Zanabazar.
Il museo possiede una superba collezione di Thangka (dipinti), intagli e sculture, tra cui quelli bellissimi del venerato scultore e artista Zanabazar: cinque Dhyani, o Buddha della contemplazione (fusi nel 1683) e Tara nelle sue 21 manifestazioni, meravigliose maschere tsam (indossate dai monaci durante le cerimonie religiose) e gli intricati dipinti, One Day in Mongolia e Airag Feast, del famoso artista B Sharav.
Cena tipica in ristorante e pernottamento in hotel.
Prima colazione. Trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea per Milano (via Pechino). Pasti e pernottamento a bordo.
Arrivo nel primo pomeriggio e proseguimento per Trento e località di partenza in pullman con trasferimento privato a casa Vostra.
Numero partecipanti: min 10 - max 15
Documento di identità: Passaporto con una validità residua di almeno 6 mesi dalla data di ingresso
Punti di ritrovo:
• Trento: Stallo Vanga - Ex Zuffo - Casello autostradale Trento Sud
• Pergine Valsugana: Bar Alba
• Rovereto: Casello autostradale Sud
• Possibilità di altri punti di raccolta lungo il percorso del pullman o in aeroporto.
Orario di partenza e rientro: l'orario definitivo sarà riportato sui documenti di viaggio
Voli - Air China:
• 11 agosto - Malpensa 13.00 / 05.00 Pechino - volo CA950
• 12 agosto - Pechino 08.40 / 10.50 Ulan Bator - CA901
• 22 agosto - Ulan Bator 11.50 / 13.50 Pechino - CA902
• 23 agosto - Pechino 01.30 / 06.30 Malpensa - volo CA949
Franchigia bagagli:
• 1 bagaglio da 23 kg in stiva (somma delle dimensioni non superiori a 158 cm, compresi maniglie, tasche, rotelle);
• 1 bagaglio a mano 56 x 40 x 25 cm e 10 kg di peso
Penali di annullamento:
• 10% dal giorno dell'iscrizione fino al 30 aprile
• 30% dal 01 maggio al 14 luglio
• 70% dal 15 al 30 luglio
• 100% dal 31 luglio fino al giorno di partenza
• Servizi soggetti a penali differenti e/o non rimborsabili: nessuno
Estremi della autorizzazione amministrativa: licenza di Agenzia di Viaggi n. 733/AG del 24/02/1981 rilasciata dalla provincia di Trento
Estremi della polizza assicurativa di responsabilità civile: RC Unipol 100947948
Fondo di Garanzia con POLIZZA ASSICURATIVA con VITTORIA ASSICURAZIONI Spa (Polizza numero 631.36.931094 - Consorzio FOGAR - FIAVET)
Periodo di validità della proposta: fino alla data di rientro del viaggio
Modalità e condizione di sostituzione del viaggiatore: Art. 39 del Codice del Turismo
Parametri e criteri di adeguamento del prezzo del viaggio: Art. 40 del Codice del Turismo
Il viaggio è soggetto ad adeguamento valutario. Cambio applicato al momento della pubblicazione 1 Euro = 1.04 USD (23 gennaio 2025)