Andiamo alla scoperta dello Sri Lanka più autentico, un Paese straordinariamente ricco di storia, tradizioni, letteratura e meraviglie della natura. Un piccolo paradiso!
Il Paese, in antichità chiamato dagli arabi "Serendib" - la fortuna di fare per caso inattese e felici scoperte - accoglie i visitatori ammaliandoli con il suo incantevole paesaggio tropicale unito al fascino coloniale: un tuffo in quest’isola asiatica così variegata, colorata, profumata e piena di contraddizioni, della quale non possiamo far altro che innamorarci.
Il nostro è un viaggio ricco di esperienze: entriamo in contatto con la popolazione locale, assaggiamo il loro cibo, attraversiamo la giungla, conosciamo le diverse lingue e religioni, assistiamo a spettacoli di danza locale, visitiamo un centro di recupero di elefanti, una fabbrica di tè Ceylon e un laboratorio di batik. I punti forti dell’itinerario sono la natura con il Parco Nazionale di Udawalawe, Nuwara Eliya, la “piccola Inghilterra”, le antiche città e i siti come il complesso archeologico di Anurahapura, l’emozionante viaggio a bordo di un treno cingalese, le grotte decorate di Dambulla, la rocca di Sigiriya, il tempio del Dente e il giardino botanico di Kandy, il magnifico Forte di Galle. Ma non manca il relax in spiaggia e tra la vegetazione rigogliosa di Beruwala.
Servizio Sottocasa con servizio di trasferimento privato. Ritrovo con il gruppo e l'accompagnatore a Trento e località previste ed inizio del viaggio per l'aeroporto di Venezia. Imbarco su volo di linea Turkish Airlines per Colombo (via Istanbul). Pasti e pernottamento a bordo.
Arrivo a Colombo nel primo pomeriggio, disbrigo delle formalità doganali e incontro con la nostra guida. Partenza via terra verso nord fino a Dambulla, nel cuore delle pianure centrali dello Sri Lanka (circa 4 ore). All’arrivo sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.
Prima colazione in hotel. Oggi ci dirigiamo verso Nord con meta la città di Anuradharupa.
Considerata uno dei vertici del “triangolo culturale” del Paese (termine che indica l’aerea con la maggior concentrazione di siti archeologici dello Sri Lanka), i reperti trovati ad Anuradharupa indicano l’età del ferro (X sec a.C.) come prima epoca di colonizzazione di queste aeree, mentre le testimonianze scritte spostano lo sviluppo urbano al V sec. a.C. e già nel 380 a.C. la città divenne capitale del Regno. In principio città induista, cambiò il proprio credo attorno al 225 a.C., quando il Buddismo venne abbracciato come religione ufficiale. Da quel periodo in poi la città vide uno sviluppo architettonico e sociale molto forte, al punto da diventare uno dei centri più importanti dell’Asia e principale riferimento e luogo di culto per i fedeli di religione Buddista. Nel periodo di massimo splendore in città vivevano circa 5000 monaci.
Il sito di Anuradharupa è molto esteso (quasi 40 kmq) ed oggi le principali testimonianze di un glorioso passato si possono raggruppare in tre tipologie di reperti:
I Dagoba (o stupa), edifici a forma di campana. Sono realizzati in mattoni, hanno dimensioni variabili da pochi metri fino oltre 300m di diametro. Tra i più importanti ci sono il Thuparama, uno dei più antichi, il Ruvanveliseya, il più venerato e i due giganti Jetavanarama ed Abhayagiriya;
I Monasteri, di cui sono stati ritrovati colonne, piattaforme e fondamenta. Il più famoso è il Palazzo bronzeo, eretto attorno al 164 a.C. da re Dutugemunu, contava 9 piani e più di 1000 stanze decorate con pietre preziose e argento;
I Pokuna, sono le vasche/piscine che fornivano acqua potabile alla città.
Ad Anuradhapura si trova anche lo:
Sri Maha Bodhi, un esemplare di Ficus religiosa tradizionalmente ritenuto essere un discendente diretto dell'originale albero della Bodhi, sotto il quale Siddhartha Gautama stava meditando quando ottenne il bodhi (illuminazione) e i conseguenti Nirvāṇa e status di buddha. Fu piantato nel 288 a.C., ed è il più antico albero piantato dall'uomo di cui si conosca la data di nascita.
La leggenda dice che un alberello nato dall'albero di Bodhi fu portato nello Sri Lanka nel III secolo a.C. da Theri Sangamitta, figlia dell'imperatore indiano Asoka (fondatore del Tempio di Mahabodhi) e fondatrice di un ordine di monache buddiste; fu poi piantato nel parco di Mahameghavana a Anuradhapura per volontà del re Devanampiyatissa. È anche noto come Jaya Siri Maha Bodhi.
Pranzo in ristorante durante la giornata di visite. Ultima breve tappa della giornata è:
Mihintale, un picco montuoso vicino ad Anuradharupa, dove si crede sia avvenuto l’incontro tra il monaco buddista Mahinda e il re Devanampiyatissa, evento che segnò l’avvento della fede Buddista nell’Isola.
Al termine delle visite rientro in hotel, cena e pernottamento.
Prima colazione in hotel. Giornata dedicata alla visita di due siti archeologici molto suggestivi. Con la sua forma inconfondibile, visibile da km di distanza, la prima tappa sarà la famosa:
Rocca di Sigirya. Un sito archeologico dominato da un collo vulcanico di dura roccia magmatica alto circa 180 metri con forma ellittica, sommità piatta e pareti a picco. Il sito archeologico contiene i resti del palazzo maggiore, costruito sulla sommità della rocca durante il regno di re Kashyapa (477-495 d.C.). Prima di raggiungere la sommità si ammirano una terrazza a metà parete dove fu costruita la Porta dei Leoni e un muro affrescato, il palazzo secondario che si arrampica sui pendii sotto la rocca, i fossati, le mura e i giardini che si estendono per centinaia di metri ai piedi della rocca. Il sito fungeva sia da palazzo sia da fortezza. La rocca venne usata dal terzo secolo a.C. come sito per un monastero, con grotte preparate dai seguaci del buddista Sangha, mentre I giardini e il palazzo vennero eretti te dal re Kashyapa e, in seguito alla sua morte, caddero in disuso per poi ritornate ad avere funzioni di monastero fino al quattordicesimo secolo, dopodiché venne abbandonato. Si ricominciò a parlare di Sigiriya nel XIX secolo, in seguito a resoconti di inglesi.
A seguire pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita di:
Polonnaruwa, antica città dello Sri Lanka che è stata la seconda capitale dopo la distruzione di Anuradhapura nel 993 d.C.. La città fu fondata nel lontano 1070 dal re Vijayabahu I, dopo una importante vittoria riportata sul popolo dei Chola (originari del sud dell’India), ma fu però suo nipote Parakramabahu I a portare la città al suo massimo splendore. Il sito copre 122 ettari ed ha molti monumenti ben conservati dove si può osservare l’influenza prettamente indiana dello stile architettonico utilizzato nella costruzione. Oltre ai monumenti brahmanici costruiti dai Cholas, si possono trovare le rovine monumentali della favolosa città giardino creata da Parakramabahu I nel XII secolo. Molti dei monumenti sono religiosi, ma si sono conservati anche alcuni edifici civili, come il Palazzo Reale e la camera del consiglio. Un altro monumento importante è il cosiddetto Quadrilatero Sacro, con al centro il Vatadage, un edificio di forma circolare costruito attorno ad un dagaba (uno stupa che contiene reliquie sacre) e varie statue di Buddha. Ma la parte più interessante del sito è il Gal-Vihara, con le sue quattro statue di Buddha ricavate da un’unica lastra di granito. Ogni statua raffigura il Budda in posizioni differenti: in piedi (la statua è alta 7m), sdraiato, in posizione seduta e in meditazione.
Al termine delle visite rientro in hotel, cena e pernottamento.
Prima colazione in hotel. Prima di ripartire visita del complesso del tempio d’oro e delle grotte di Dambulla (patrimonio Unesco dal 1991).
Il complesso di Dambulla è composto dal moderno Tempio d’oro alla base della collina e, più in alto, da 5 grotte posizionate sotto ad una roccia sporgente. Il monastero di Dambulla è tuttora funzionante e resta uno degli edifici antichi meglio conservati dello Sri Lanka. La sua costruzione risale al terzo e secondo secolo a.C., quando era già presente un monastero tra i più importanti dello Stato. Si pensa che re Valagambahu abbia trasformato le grotte in tempio durante il primo secolo a.C. Esiliato da Anurādhapura, per 15 anni in queste caverne trovò rifugio dagli indiani usurpatori. Dopo aver riconquistato la capitale, il re costruì un tempio come segno di gratitudine per i monaci. Molti altri re aggiunsero sezioni alla struttura. Le principali attrazioni comprendono statue e pitture; quasi tutte queste opere si riferiscono al Buddha ed alla sua vita. Vi sono un totale di 153 statue del Buddha, 3 di re dello Sri Lanka e 4 di altri dei o divinità. Queste ultime quattro riguardano due statue di divinità indù, Visnù e Ganesha. I murali coprono un'area di 2.100 m².
Al termine partenza verso sud con destinazione la città di Kandy. Durante il viaggio sosta presso un laboratorio di Batik, per scoprire questa raffinata arte. Pranzo a seguire.
Il batik è una tecnica usata per colorare la stoffa mediante immersione in acqua colorata, e prevede la copertura delle parti che non si vogliono tingere tramite cera o altri prodotti idrorepellenti.
All’arrivo sistemazione in hotel e partenza in tuk tuk (rickshaw a motore) per la visita di Kandy. Fondata nel 1592 è stata capitale dell’ultimo regno singalese prima di cadere nelle mani inglesi nel 1815 dopo aver resistito ai portoghesi e agli olandesi per tre secoli, la città ha il suo cuore nell’incantevole lago e nel Tempio del Sacro Dente che sorge sulla sua sponda settentrionale.
Sri Dalada Maligawa è il nome originale del tempio dove è custodita la reliquia di Budda. Il tempio sorge in città all'interno del complesso del Palazzo Reale di Kandy e rappresenta il principale centro di pellegrinaggio buddhista di tutto lo Sri Lanka. Secondo la leggenda popolare, quando Budda morì venne bruciato su una pira di legno di sandalo, nella città di Kusinara in India. Sarebbe stata Arahat Khema, una dei suoi discepoli a recuperare il dente dalle ceneri e a donarlo al re Brahmadatte che lo custodì nella città indiana di Dantapuri (Puri – Orissa). Parecchio tempo dopo, un altro re, Guhasiva di Kalinga decise di affidarlo a sua figlia Hemamali che, in gran segreto sistemandolo tra i suoi capelli lo trasportò in Sri Lanka.
Tempo permettendo nel pomeriggio a Kandy sarà possibile organizzare un massaggio ayurvedico.
Cena e pernottamento in hotel.
Prima colazione in hotel. Giornata dedicate alla flora e alla fauna locale. La mattina viene dedicata alla visita del Pinnawala Elephant Orphanage.
Il centro è stato fondato dal Dipartimento per la conservazione della fauna selvatica dello Sri Lanka nel 1975 per nutrire, fornire cure e rifugio ai cuccioli di elefante orfani che venivano trovati in natura. L'orfanotrofio si trovava nel Wilpattu National Park, poi è stato spostato nel complesso turistico di Bentota e poi allo zoo di Dehiwala. Dallo zoo è stato spostato al villaggio di Pinnawala in una piantagione di cocco di 25 acri (10 ha) adiacente al fiume Maha Oya. Il terreno è stato donato al governo dello Sri Lanka dalla famiglia Adhikaram Mudiyanse (famiglia Samarakkody) di Kandy. All'epoca in cui fu fondato, l'orfanotrofio aveva cinque cuccioli di elefante che ne costituivano il nucleo. L'aggiunta di orfani continuò fino al 1995, quando il DWC (Department of Wildlife Conservation) creò l'Elephant Transit Home (ETH) adiacente al Parco nazionale di Udawalawe. Da allora, i cuccioli orfani sono stati portati all'ETH e l'aggiunta alla mandria di Pinnawala è avvenuta principalmente tramite nuove nascite avvenute lì.
I visitatori del parco possono vedere la cura e la routine quotidiana degli elefanti, come l'allattamento dei cuccioli, l'alimentazione di tutti gli altri elefanti e il bagno nel fiume Ma Oya.
Al termine pranzo in ristorante.
Il pomeriggio visitiamo i Giardini Botanici Reali di Peradeniya.
La storia dei Giardini Botanici Reali risale al 1371, quando il re Wickramabahu III salì al trono e tenne corte a Peradeniya. Successivamente, durante il regno del re Kirti Sri dal 1747 al 1780, questo fu trasformato in un Giardino Reale e dal 1780 al 1798 vi risiedette re Rajadhi Rajasirighe, dove gli fu eretta una residenza temporanea. Successivamente gli inglesi conquistarono Kandy e nel 1821 i giardini vennero affidati ad Alexandar Moon. Da quel periodo hanno ufficialmente aperto i Royal Botanic Gardens di Peradeniya.
All’interno dei giardini sono presenti tantissime varietà e diverse aeree verdi con caratteristiche uniche, come la casa delle orchidee, un'affascinante esposizione di fiori esotici di Cattleya, Dendrobium, Arachnis, Oncidium, Phalaenopsis e i loro ibridi. Intorno all'Orchid House si possono vedere diverse orchidee tropicali resistenti, tra cui la più grande orchidea del mondo (Grammatophyllum speciosum) che produce spighe di fiori lunghe fino a 2,5 m e l'orchidea verde (Coelogyne meyeriana). Nei 59 ettari del parco si trova anche un giardino di fiori e un arboretum con più di 10.000 alberi, oltre a spazi esclusivi dedicati alla crescita del bambù, delle felci, e delle palme con il famoso e rarissimo Coco de mer delle Seychelles.
Al termine rientro a Kandy. Cena e pernottamento in hotel.
Prima colazione in hotel. Questa mattina proviamo l’emozione di un viaggio a bordo di un treno cingalese, durante il trasferimento per la località di Nuwara Eliya. Il tragitto dura tutta la mattina. Pranzo a picnic in corso di viaggio. Nel pomeriggio visita della città e delle sue famose piantagioni di te, con sosta presso una realtà produttiva locale.
Nuwara Eliya è situata a 1.896 m di quota sulle rive del lago Gregory ed è dominata dalla cima del monte Pidurutalagala, la più alta dell'isola. Apprezzata stazione climatica fin dal periodo coloniale inglese, sorge al centro di estese piantagioni di tè ed il suo nome significa "Città della luce". È soprannominata "Little England" perché ricorda una tipica cittadina del Regno Unito, gli edifici amministrativi sono in mattoni, le case private hanno spesso il tetto in legno e non mancano pubs, campi da golf e galoppatoi, svaghi preferiti dagli Inglesi allora come oggi. Il cielo poi, spesso coperto da nuvole, e le notti piuttosto freddine che richiedono l'uso del riscaldamento contribuiscono a creare questa strana sensazione di una Inghilterra nel bel mezzo dei Tropici. Difficile credere che la calda e umida Colombo si trovi ad appena 180 km di distanza. Le colline dei dintorni sono state terrazzate per accogliere colture di ortaggi tipiche dell'Europa mentre estese piantagioni forniscono le migliori qualità di té al mondo.
Il primo britannico a insediarsi a Nuwara Eliya fu Sir Samuel Baker che nel 1847 mise su un allevamento con bovini e manodopera fatta venire direttamente dall'Inghilterra. In seguito Sir William Gregory, governatore di Ceylon dal 1872 al 1877, si innamorò della cittadina dedicandole molte cure. A lui si deve la bonifica della palude a sud del centro e di cui oggi rimane un idilliaco laghetto che porta il suo nome. Pare che il governatore avesse intenzione di farne la capitale dell'isola in sostituzione di Colombo. Grazie a lui Nuwara Eliya diventò famosa e accolse un sempre maggior numero di sudditi di sua maestà britannica. Alcuni erano ricchi proprietari terrieri, altri si dedicavano ai commerci, altri ancora, ritiratisi dalla vita attiva, passavano il loro tempo in club esclusivi degni della migliore tradizione britannica, trastullandosi con partite di golf e di cricket o partecipando a battute di caccia di cui oggi rimangono i trofei che fanno bella mostra nella sala da pranzo dell'esclusivo "Hill club".
Al termine trasferimento in hotel. Cena e pernottamento.
Prima colazione in hotel. Oggi ci dirigiamo a sud verso il Parco Nazionale di Udawalawe per un safari.
Il Parco Nazionale di Udawalawe è stato creato per fornire un rifugio agli animali selvatici sfollati dalla costruzione dell'Udawalawe Reservoir sul fiume Walawe, nonché per proteggere il bacino idrografico. La riserva copre 30.821 ettari di superficie, è stata istituita il 30 giugno 1972 ed è gestita dal Department of Wildlife Conservation. Il parco ospita oltre 400 elefanti selvatici che sono residenti permanenti e quindi la concentrazione è piuttosto alta. Oltre ai pachidermi, è possibile avvistare: coccodrilli, bufali, scimmie, pavoni, manguste... E molte specie di uccelli come il malkoha dalla faccia rossa, il bucero grigio, il gallo cedrone dello Sri Lanka e molti altri.
Pranzo in corso di escursione, al termine del safari trasferimento in hotel per la cena e il pernottamento.
Prima colazione in hotel. Partenza verso la costa alla volta della città coloniale di Galle. All’arrivo in questa splendida cittadina, visita del centro storico e della sua fortezza.
Galle è una città situata sulla punta sud-occidentale dello Sri Lanka, a 119 km da Colombo. Era nota con il nome di Gimhathiththa (nonostante Ibn Battuta, nel XIV secolo, la chiamasse Qali) prima dell'arrivo dei portoghesi nel XVI secolo, quando divenne il principale porto dell'isola. Galle raggiunse il massimo fulgore nel XVIII secolo, prima di passare sotto il dominio britannico, quando venne sviluppato il porto di Colombo. Il 26 dicembre 2004 la città venne devastata dal maremoto causato da un terremoto con epicentro a migliaia di chilometri dalla costa, al largo dell'Indonesia. Migliaia di cittadini morirono in quell'occasione. Gran parte della città venne distrutta, tranne un piccolo tempio buddista che nonostante sia circondato dal mare, non ha subito alcun danno dell'onda dello tsunami. Galle è il miglior esempio di città fortificata costruita dagli europei nel sud e sud-est dell'Asia, e mostra le interazioni tra gli stili architettonici europei e le tradizioni asiatiche. La città vecchia è un patrimonio dell'umanità Unesco nonché la più grande fortezza di origine europea tra quelle rimaste in Asia.
Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio si prosegue lungo la costa in direzione Beruwala.
Sosta per la vista del Āriapāla Mask Museum, dove possiamo conoscere l’arte della creazione di maschere di legno. Esistono maschere di tutte le tipologie, di uomini, donne, animali, ma la categoria più famosa e quella delle maschere Raksha, che significa "demone" e rappresentano i principali demoni della tradizione popolare e religiosa. Sono maschere molto colorate, spesso con occhi, lingua sporgente e sguardi minacciosi e la loro funzione è principalmente spaventare ed allontanare il male.
A seguire tappa presso il Kosgoda Sea Turtle Conservation Project.
Il Kosgoda Sea Turtle Conservation Project è un progetto iniziato nel 1988 da Dudley Perera e dalla sua famiglia. L'obiettivo principale del progetto è monitorare l'attività delle tartarughe marine locali e preservare i siti di nidificazione locali. Desiderano rendere il pubblico più consapevole di quanto siano in pericolo queste splendide creature e di quanto sia importante contribuire a proteggerle prima che sia troppo tardi. Una delle attività più importanti del progetto è l’incubatoio. All'interno del santuario del progetto, le uova raccolte e salvate possono schiudersi in sicurezza lontano dai predatori prima di essere rilasciate in mare. Inoltre, un certo numero di uova da ogni schiusa viene trattenuto per un breve periodo allo scopo di "allenarsi" prima del rilascio in mare. Il programma è progettato per massimizzare il numero di piccole tartarughe che raggiungono il mare e sopravvivono alle fasi critiche della loro prima vita. Solo poche piccole tartarughe da ogni gruppo raggiungeranno l'età adulta. Pertanto ogni nido, ogni uovo, ogni schiusa e ogni tartaruga sono essenziali per la sopravvivenza della specie. Sfortunatamente, le tartarughe marine affrontano molti pericoli.
Ogni anno, il progetto aiuta a ripulire e mantenere la spiaggia locale, proteggendo i luoghi di nidificazione vitali e rilasciando migliaia di schiuse. Quando si considera da quanto tempo è in corso il progetto, si può iniziare a capire l'impatto che ha!
Al temine trasferimento in hotel, cena e pernottamento.
Prima colazione in hotel e mattinata dedicata al relax in spiaggia. Prima di pranzo trasferimento a Negombo, poco a nord della Capitale, Colombo. Possibilità di soste lungo il percorso e visita del mercato tradizionale del pesce di Negombo. Pranzo lungo il percorso.
All’arrivo trasferimento in hotel fronte mare e resto della giornata a disposizione. Cena e pernottamento in hotel.
Colazione al sacco e la mattina presto trasferimento in aeroporto. Disbrigo delle formalità doganali e partenza con volo di linea Turkish Airlines per Venezia (via Istanbul). Arrivo a Venezia e rientro a Trento e località di partenza in autopullman con servizio Sottocasa.