INDIA: essenza del RAJASTHAN e AGRA

Periodo: dal 20/01 al 2/02
Quote a partire da: € 3.090,00
Durata soggiorno: 14 giorni, 13 notti
Tour operator: Viaggi Bolgia
Disponibilità: completo
 

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Informativa sulla privacy


Il nostro viaggio di gruppo in India porta alla scoperta del Rajasthan, del suo sapore rurale e delle architetture medievali. Si ammirano le grandi opere Moghul come il Taj Mahal e le raffinate bellezze artistiche dei Palazzi dello Shekawati. La visita al tempio Sikh, ai templi Jainisti, Induisti e alla grande Moschea di Delhi introducono alla profonda spiritualità che avvolge questa terra. Arricchiscono il viaggio due safari per l'avvistamento della tigre del Bengala e dei gaviali del Gange. Infine non mancano esperienze di vita quotidiana, dalla lezione di Yoga, alla lezione di cucina Marwar e un tipico pranzo presso una famiglia locale. Un'esperienza unica per il corpo e lo spirito. 


20 gennaio (1° giorno): Trento - Venezia - Delhi

Partenza Sottocasa con servizio di trasferimento privato nelle località previste. Ritrovo con il gruppo e l'accompagnatore a Trento e inizio del viaggio in autopullman per l'aeroporto di Venezia (in alternativa ritrovo in aeroporto). Volo di linea Turkish Airlines, via Istanbul, per Delhi. Pasti e pernottamento a bordo.

21 gennaio (2° giorno): Delhi

Arrivo a Delhi la mattina presto e trasferimento in hotel. Stanze subito a disposizione e in tarda mattinata partenza per la visita della città. 

Delhi: Città dell'India e capoluogo del Territorio della Capitale, situata sulla riva destra del fiume Yamuna, nella sezione nord-occidentale della pianura gangetica, in posizione centrale rispetto alle comunicazioni fra Punjab (valle dell'Indo) e Bengala. L'attuale Delhi viene fatta risalire all'11° sec., mentre la fondazione della città moderna si ebbe durante il 17° sec., nel pieno della dominazione Moghūl. Nel 1911, infine, veniva pianificata a sud di Delhi la costruzione di Nuova Delhi odierna capitale del Paese: i due nuclei distinti della vecchia e della nuova Delhi costituiscono un unico aggregato urbano di oltre 28 milioni di abitanti. La vecchia Delhi, città storica di stile tipicamente indiano (un intrico di strade con numerosi bazar, tra cui il famoso Chandni Chowk), è segnata nel suo aspetto da secoli di dominazione musulmana. La nuova Delhi è invece realizzata con una concezione urbanistica completamente differente: strade ampie e alberate, a maglie simmetriche o convergenti a raggiera verso grandi piazze circolari. È la città degli edifici ufficiali di razionale modernità, delle ambasciate, dei grandi alberghi. La coesistenza dei due nuclei, antico e moderno, con evidenti contrasti architettonici e socio-economici, rappresenta una delle espressioni più significative del mondo indiano contemporaneo. 

(fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Delhi)

Tra le nostre tappe si visitano la  Jama Masjid (Moschea del Venerdì), opera commissionata dall'imperatore Moghul Shah Jahan, è tra le più famose moschee dell'India. La sua costruzione è iniziata nel 1650 e fu completata nel 1656. Oggi ospita fino a 25.000 fedeli nel suo cortile. A seguire ci si addentra a piedi e in risciò nella zona commerciale di Chandni Chowk per un primo assaggio d'India. 

A seguire il Birla House, la casa in cui Mahatma Gandhi trascorse gli ultimi 144 giorni della sua vita e dove fu assassinato il 30 gennaio del 1948. Oggi è un museo in cui vengono conservati alcuni oggetti utilizzati da Gandhi; ci sono anche murales che rappresentano scene di vita del principale artefice dell'indipendenza indiana. 

Successivamente il complesso Qutub, dove si trovano capolavori dell'arte indo-islamica e resti di civiltà molto più antiche. Il suo fulcro è il Qutub Minar, un minareto finemente decorato che risale ai primi anni del 1200. Il complesso comprende anche due moschee, una delle quali, la Quwwatu'l-Islam, è la più antica moschea nel nord dell'India.

Ultima scoperta della giornata è il Gurudwara Sri Bangla Sahib, un tempio Sikh considerato dai devoti uno dei più importanti luoghi di culto del mondo per aver ospitato Guru Har Krishan, l'ottavo Guru Sikh, nel 1664. Il complesso nella sua interezza include una cucina (Gurdawa), una grande vasca sacra chiamata Sarovar, una scuola e una galleria d'arte. Come in tutti i templi Sikh, anche in questo viene praticata la tradizione del Langar (cucina comunitaria) e chiunque, indipendentemente dalla razza o dalla religione, può cibarsi gratuitamente presso la mensa del tempio.

Sikhismo: è una religione monoteista nata nella città di Kartarpur Sahib, nell'India del XV secolo. Una delle più giovani tra le religioni maggiori, è la quinta religione organizzata più grande del mondo, comprendente circa 40 milioni di Sikh. Il sikhismo si è sviluppato dagli insegnamenti spirituali di Guru Nanak Dev ji, il primo guru (1469–1539), e dei nove Guru che gli succedettero. Il decimo guru, Guru Gobind Singh ji (1676-1708), nominò suo successore la scrittura Guru Granth Sahib ji, portando a termine la linea dei Guru umani e stabilendo le Scritture come guida spirituale eterna e religiosa. Le credenze fondamentali del sikhismo, articolate nel Guru Granth Sahib ji, includono la fede e la meditazione sul nome dell'unico creatore; unità e uguaglianza divina di tutta l'umanità; impegnarsi in seva ("servizio disinteressato"); lottare per la giustizia, per il bene e la prosperità di tutti; e una condotta e un sostentamento onesti mentre si vive la vita di un capofamiglia. Seguendo questi precetti, il sikhismo rifiuta le affermazioni secondo cui ogni particolare tradizione religiosa ha il monopolio della verità assoluta. 

(fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Sikhismo)

Pranzo al ristorante. Cena e pernottamento in Hotel.

22 gennaio (3° giorno): Delhi - Aruka - Mandawa 

Prima colazione in albergo. Partenza in pullman verso Ovest, addentrandoci nella regione dello Shekhawati

Shekhawati: Stato principesco fondato nel XV secolo e governato dai Rajput Shekhawat (uno dei maggiori gruppi della casta guerriera) sino all'indipendenza indiana nel 1947. Questa regione deve la sua fortuna alla presenza dei Marwari, comunità di ricchi commercianti che nei secoli fecero abbellire le proprie case (Haveli) con straordinari sia negli ambienti interni quanto nelle facciate esterne, rendendo le città dei veri e propri musei a cielo aperto. 

Durante il percorso sosta in villaggio per visitare una famiglia e scoprire gli usi e costumi dell'India rurale. 

A pranzo banchetto in tipico stile Bajot  presso una famiglia indiana. Al termine si raggiunge Mandawa per la visita degli Haveli più belli.

Mandawa: considerata la regina dello Shekhawati, la città è avvolta in un'atmosfera antica che ammalia con le sue Haveli scarrupate che alimentano il fascino di un passato sfarzoso dove i mercanti concludevano i propri affari e animavano l'ambiente cittadino tra carovane d'oro, argento, pietre preziose e stoffe. 

Haveli: Il termine Haveli venne usato per la prima volta nel Rajputana dalla setta Vaishnava per riferirsi ai loro templi nel Gujarat. Nel nord dell'India, le haveli per il dio Krishna sono prevalenti con palazzi enormi. Esse sono note per i loro affreschi raffiguranti immagini di dei, dee, animali, scene della colonizzazione britannica, e storie di vita degli dei Rāma e Krishna. La musica era nota come Haveli Sangeet. Successivamente queste architetture di templi e gli affreschi sono stati utilizzati per la costruzione di enormi singoli palazzi e ora la parola è comunemente usata per riferirsi ai palazzi stessi. Tra il 1830 e il 1930, i Marwari costruirono palazzi a Shekhawati ea Marwar. Questi edifici vennero chiamati haveli. I Marwari commissionarono ad artisti di dipingere questi edifici che erano pesantemente influenzati dall'architettura moghul. Le haveli erano uno status simbol per i Marwari poiché erano progettati per ospitare le loro famiglie estesi, assicurando loro sicurezza e comfort e separandole dal mondo esterno. Le haveli erano chiuse da tutti i lati da mura in cui si apriva un grande portone principale. 

(fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Haveli)

Cena e pernottamento in dimora storica.

23 gennaio (4° giorno): Mandawa - Nagaur 

Prima colazione in albergo. Partenza per Nagaur, all'arrivo visita della Fortezza e del Bazar.

Nagaur: piccolo gioiello sul limitare del deserto del Thar è una cittadina di origine medievale con un nucleo ancora oggi interamente fortificato dove palazzi memoria di un passato glorioso sorgono al centro di lussureggianti giardini. Chiamato Ahhichatragarh (fortezza del cobra incappucciato) il complesso incarna la storia contorta della città tra lotte di potere e regimi mutevoli. Fu costruito tra il 1119 e il 1121 e gradualmente modificato dai governanti successivi tra il 1121 e il 1752 il forte mostra una varietà di stili costruttivi e comprende ottimi esempi di architettura Rajpur e Mughal. Costituito da quattro palazzi e 43 edifici più piccoli, tra cui una moschea e templi, ha una varietà di spazi aperti che vanno da ampi terreni a giardini completamente paesaggistici a cortili interni ed è circondato da un muro di difesa a due livelli. Nagaur si trova al centro della zona di produzione più importante del Rajasthan per il peperoncino rosso e ospita un importante mercato di questa spezia. Inoltre la cittadina è famosa per due eventi unici, la Fiera di Ramdeoji, una delle più grandi fiere del bestiame di tutta l'India (seconda in Rajasthan dopo quella di Pushkar) e del Festival di Musica Sufi, evento unico che raccoglie artisti da tutto il Mondo. Il sufismo  va oltre la religione, è una dimensione spirituale che cerca di interiorizzare la Rivelazione coranica nella sua natura più profonda e da ciò deriva anche l'importanza assunta dai Sufi nella diffusione della cultura e delle sublimi espressioni artistiche musulmane. 

Pranzo al ristorante. Cena privata speciale presso Bakhat Singh Mahal .

Bakhat Singh Mahal: era la residenza principale del Maharaja Bakhat Singh che governò Nagaur dal 1724 al 1751, quando salì al trono di Jodhpur. Questo palazzo era il Diwan Khana, o la sala delle udienze private. In questo palazzo il Maharaja appariva alla Jharokha (finestra) per dare udienza.

Pernottamento presso il forte Nagaur.

24 gennaio (5° giorno): Nagaur - Jodhpur 

Prima colazione in albergo. Partenza per Jodhpur.

Jodhpur : si trova al confine del deserto del Thar ed è sovrastata dall'imponente forte, edificato sulla cima di un picco a strapiombo proprio nel centro della città. La città fu fondata nel 1458 da Rao Jodha, un capo del clan Rajput, conosciuti come Rathores. I suoi discendenti dominarono non solo Jodhpur, ma anche altri stati principeschi di Rajput. La città è circondata da 10 km di mura, costruita circa un secolo dopo la fondazione della città. Dal forte lo spettacolo è straordinario ma è ancor più affascinante girovagare per il groviglio di stradine serpeggianti della città vecchia dove le abitazioni colorate di blu (nel passato identificavano le case de bramini) rendono l'atmosfera unica e magica fino a raggiungere il Sadar Market e la Torre dell'Orologio.

Durante la visita della città si scopre il Forte Mehrangarh che domina dall'alto tutta la città e fu eretto come casa dei Regnanti a partire dal 1458 ad opera del capo del clan Rathore Rao Jodh. Lungo la strada per il forte, sosta al Jaswant Thada, un cenotafio costruito da Sardar Singh nel 1899 in memoria di suo padre, Maharaja Jaswant Singh II, e funge oggi da terreno di cremazione per la famiglia reale Rajput di Marwar. A seguire, passeggiata nel centro della città vecchia dove si visita il Toorji ka Jhaira, bellissimo esempio di Pozzo a gradini, con la possibilità di assaggiare un'istituzione di Jodhpur, il Makhanya Lassi (bevanda tradizionale a base di yogurt) presso il Shri Mishrilal Hotel, dove producono la versione più buona del Mondo.  

Pranzo al ristorante. Cena e pernottamento in hotel.

25 gennaio (6° giorno): Jodhpur - Ranakpur - Villaggio Rabari - Udaipur 

Prima colazione in albergo. Partenza verso Ranakpur per la visita dei templi Jainisti. Lungo l'itinerario sosta per la visita del tempio di Om Banna (Bullet Baba Temple), dove è possibile toccare con mano la “devozione religiosa” degli Indiani.

Ranakpur: villaggio caratterizzato dalla presente dei templi Jainisti, capolavoro di intarsio a partire dall'edificio principale, chiamato il “Tempio delle 4 Facce” e composto da 29 sale sorrette da 1444 colonne tutte intarsiate a mano e differenti una dall'altra. Il marmo bianco è davvero scolpito in maniera sublime, gli idoli e le sculture che si susseguono ininterrotti uno più bello dell'altro lasciano “a bocca aperta”. Un'iscrizione su uno dei muri del Chaumukha Temple racconta la leggenda secondo cui i templi giainisti di Ranakpur furono costruiti da Dharnaka, un ricco e rinomato mercante, al quale il progetto apparve in sogno. Così Dharnaka chiese a Rana Kumbha, il sovrano di Mewar, un luogo in cui poter realizzare il suo sogno, e Rana Kumbha gli donò un'ampia zona ai piedi dei monti Aravalli. La costruzione del tempio iniziò nel 1446, terminò dopo 50 anni e il tempio venne dedicato al dio Adinath, uno dei 24 Tirthankaras giainisti.

Jainismo: (o giainismo) religione indiana, diffusa in tutto il Paese. Si basa sugli insegnamenti di Mahāvīra (il «grande eroe», soprannome di Vardhamāna; 599-527 aC), ultimo di una serie di 24 altri maestri (Tīrthakara). Di nobile origine, dopo 12 anni di vita da mendicante Mahāvīra ottiene l'illuminazione, che poi trasmette ai discepoli: il mondo consiste di innumerevoli anime e della materia; quest'ultima si trasforma continuamente a seconda dell'anima che le dà vita; l'anima percorre un ciclo di esistenze, da cui solo mediante l'illuminazione può liberarsi. La via principale alla salvezza è nell'ascetismo, praticato fervidamente dai monaci jaina che per es. Dovrai come un merito particolare la morte raggiunta per fama. Essi non hanno alcuna proprietà privata, se non un recipiente per le elemosine, un fazzoletto, un abito e una scopa per rimuovere dal proprio cammino i piccoli esseri viventi affinché non subiscano offesa. Il non uccidere (ahiṃsā) è, infatti, la loro regola principale, cui si aggiungono il tenersi lontani dall'errore e dalla menzogna e la castità assoluta. Queste norme severe non valgono per i laici che, anzi, devono avere proprietà per poter aiutare i monaci e per costruire templi e conventi. Il culto consiste, oltre che nelle prediche, anche in sacrifici, naturalmente incruenti, offerti ai maestri considerazioni quasi come divinità, benché, dato il loro stato di liberazione, essi non intervengano nelle vicende terrestri. Il testo sacro è il Siddhānta, formatosi lungo i secoli e canonizzato nel 5° sec. dC; accettato dalla setta degli śvetāmbara («vestiti di bianco»), è però respinto dall'altra setta, più rigorosa, dei digambara («vestiti d'aria», cioè nudi).

(fonte: https://www.treccani.it/enciclopedia/jainismo)

Pranzo al ristorante. Al termine si prosegue per Udaipur con la visita ad un villaggio Rabari lungo il percorso. 

Rabari: il popolo Rabari (noto anche come popolo Rebari, Raika, Desai e Dewasi) è un gruppo etnico del Rajasthan che si trova anche nel Gujarat, nella regione di Kutch e nella provincia del Sindh in Pakistan. Rabari è una classe guerriera e potrebbe aver avuto origine dagli arabi viaggiando attraverso l'Afghanistan fino al Balochistan, (Pakistan), dove si trova un tempio della dea Charani Hinglaj, venerata dai Rabari. Secondo l'antropologa Sigrid Westphal-Helbusch, le significative migrazioni di Rabaris ebbero luogo tra il XII e il XIV secolo, quando si spostarono da Marwar a Sindh (Pakistan) e Kutch. 

(fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Rabari)

I Rabari sono conosciuti anche come pastori nomadi che vivono di allevamento, oggi le loro abitudini di transumanza risultano più stanziali, ma ciò non li rende per questo meno affascinanti e la visita ad una loro comunità è un piacevole approfondimento etnografico.

Arrivo a Udaipur. Cena e pernottamento in hotel.

26 gennaio (7° giorno): Udaipur

Prima colazione in albergo.

Udaipur: costruita dal Maharana Udai Singh, dal quale ha preso il nome, Udaipur è una cittadina deliziosa che sorge nel sud del Rajasthan contornata dalle morbide alture dei monti Aravalli. Nota per i suoi numerosi e incantevoli luoghi di interesse storico, per i bianchi palazzi, gli splendidi giardini ei laghi che la rendono simile ad un miraggio, viene chiamata spesso la “città bianca” o “città dell'aurora”.

Intera giornata di visite che inizia all'alba con un giro in bicicletta  tra i vicoli del centro. A seguire, a pochi km da Udaipur si visitano i templi di Eklingji e Sahasra Bahu (Nagda). Il primo è un complesso fortificato del XVI secolo interamente dedicato a Shiva che comprende al suo interno 108 piccoli templi dove la devozione dei pellegrini rende l'ambiente caotico e molto suggestivo. Il secondo complesso, utilizzato a pochi km dal primo, comprende due Templi induisti della fine del X secolo dedicati a Virabhadra  (una feroce forma del dio indù Shiva). Rientro in città per la visita del famoso City Palace, un magnifico complesso di edifici costruiti sulle sponde del lago Pichola dai sovrani del regno di Mewar a partire dal 1500. La facciata misura circa 240 m di estensione in uno stile misto tra architettura Moghul e del Rajastan, tutto il complesso è di granito e marmo. A seguire la navigazione sul lago Pichola e visita del Jag Mandir Palace, un suntuoso palazzo in arenaria gialla e marmo eretto nel XVII secolo su una piccola isola al centro del lago. Durante la giornata visiteremo inoltre il Saheliyon ki Bari, un popolare giardino di Udaipur con fontane, chioschi e una piscina di loto ed elefanti di marmo.

Pranzo al ristorante. Rientro in albergo. Cena e pernottamento.

27 gennaio (8° giorno): Udaipur - Pushkar - Jaipur

Prima colazione in albergo. Intera giornata dedicata al trasferimento per Jaipur con partenza la mattina e arrivo nel tardo pomeriggio. Pranzo in ristorante lungo l'itinerario e sosta presso il lago di Pushkar per una passeggiata. 

Arrivo a Jaipur, cena e pernottamento in hotel.   

28 gennaio (9° giorno): Jaipur

Jaipur: capitale dello stato del Rajasthan è famosa per i suoi edifici di arenaria rosa. Fu fondata dal re astronomo Sawai Jai Singh II e costruita secondo il Shilpa Shastra, l'antico trattato indù sull'architettura e la scultura. Cinta da mura in cui si aprono sette porte, tanti quanti sono i blocchi in cui è suddivisa, la città ha una planimetria armoniosa e belle strade lastricate. Al colore degli edifici si aggiungono quelli degli abiti delle donne, dei turbanti degli uomini e dei pittoreschi bazar.

La giornata inizia con la visita del Forte Amber, un maestoso ed imponente palazzo-fortezza arroccato su una collina alle porte della città. Ha una facciata solenne ed austera, mentre gli interni sono fastosi, eleganti e raffinati, la sua costruzione è iniziata nel 1592. Pomeriggio dedicato alla visita della città rosa, tra le più pittoresche dell'India intera, dove si visitano il City Palace , antica residenza dei Maharaja di Jaipur: un enorme complesso con numerosi cortili, due musei e un'armeria. A seguire, visita dello storico tempio Govind Dev Ji della tradizione Gaudiya Vaisnavismo. Il tempio è dedicato a Govind Dev (Krishna) e alla sua consorte Radha. Le divinità del tempio furono portate da Vrindavan da Raja Sawai Jai Singh II, il fondatore di Jaipur. Questo tempio Vaishnav è considerato uno dei templi più sacri e significato per i devoti. Durante le visite approfitteremo inoltre per una sosta fotografica al Palazzo dei Venti (Hawa Mahal) costruito nel 1799: l'edificio ha otto piani e una facciata in arenaria rosa che comprende quasi mille fra nicchie e finestre finemente lavorate a merletto; fungeva da osservatorio dal quale le donne di corte potevano assistere alla vita cittadina senza essere viste. Pranzo al ristorante.

In serata parteciperemo ad una  lezione di cucina Marwar a casa di una famiglia Indiana che ci ospiterà per la cena.

Rientro in hotel e pernottamento.

29 gennaio (10° giorno): Jaipur - Galtaji - Ranthambore

Prima colazione in albergo. 

La giornata inizia con una lezione privata di Yoga dove riscoprire il rapporto con il nostro corpo. 

Yoga: con il sostantivo maschile sanscrito “yoga”, nella terminologia delle religioni originarie dell'India si indicano le pratiche ascetiche e meditative. Lo Yoga è stato principalmente inteso come mezzo di realizzazione e salvezza spirituale, quindi variamente interpretato e disciplinato a seconda della scuola. Nel linguaggio corrente, con "yoga" si intende il più delle volte un variegato insieme di attività che comprendono ginnastiche del corpo e della respirazione, discipline psicofisiche finalizzate alla meditazione o al rilassamento, tecniche miste che unirebbero lo Yoga con tradizioni lontane. 

Al termine si prosegue verso il National Chambal Sanctuary Palighat per partecipare ad un safari fluviale .

Chambal Sanctuary Palighat: istituito come area fluviale protetta nel 1979, si trova nel villaggio di Palighat di Sawai Madhopur e si estende per 425 km lungo il fiume Chambal con la funzione di proteggere le rare specie di coccodrilli di palude, gaviali, tartarughe, lontre e delfini del Gange. La riserva ospita inoltre una selezione di mammiferi terrestri come cinghiali, tori blu, istrici, gatti della giungla, lepri, volpi, iene e sciacalli, assieme ad una ricchissima avifauna che comprende circa 316 specie di uccelli migranti e residenti. 

Terminata la navigazione lungo il fiume, trasferimento verso il Parco di Ranthambore

Preghiera serale in un tempio Induista. Cena e pernottamento in Lodge.

30 gennaio (11° giorno): Parco Nazionale di Ranthambore

Prima colazione in albergo. Giornata dedicata alla visita del Parco Nazionale con safari mattina e pomeriggio per l'avvistamento della tigre del Bengala, considerata la seconda sottospecie di tigre per dimensioni (dopo la tigre siberiana), con i suoi 275-310 cm di lunghezza e un peso medio di 200-235 chilogrammi.

Parco nazionale di Ranthambore. Situato all'incrocio tra le catene montuose di Aravali e Vindhya il Parco si estende su una superficie di circa 400 kmq. Oltre alla natura e alla flora selvatica il Parco si caratterizza per la presenza di numerose testimonianze storiche, come rovine di palazzi d'epoca passate e un enorme forte d'epoca Rajput che gli conferiscono un sapore unico e meraviglioso. Nel 1955 è stato inizialmente istituito come Sawai Madhopur Game Sanctuary e nasceva da quella che in epoca passata era la riserva di caccia dei sovrani di Jaipur. Successivamente, nel 1973 il Governo ha inserito l'area nel “progetto Tiger”, e nel 1980 è stato dichiarato Parco Nazionale. Da quel momento l'area è diventata famosa per la conservazione della tigre del Bengala.

Pranzo al ristorante. Cena e pernottamento al lodge.

31 gennaio (12° giorno): Ranthambore - Abhaneri - Agra 

Prima colazione in albergo. Al termine della partenza per Abhaneri, dove si può ammirare un ben conservato esempio di “pozzo a gradini”.

I pozzi a gradini, chiamati anche kalyani o baoli sono pozzi o laghetti in cui l'acqua può essere raggiunta scendendo una scalinata. Possono essere a più piani e sono spesso di grande rilievo architettonico.

Sono molto comuni nell'India occidentale, ma si possono trovare nelle altre regioni più aride del subcontinente, estendendosi in Pakistan. Tutte le forme di pozzi a gradini sono esempi dei molti tipi di serbatoi idrici di riserva e irrigazione che si sviluppano in India, principalmente per affrontare le fluttuazioni stagionali della disponibilità idrica. La maggioranza dei pozzi a gradini sopravvissuti servivano originariamente anche a scopo ricreativo, oltre che a fornire acqua. Questo perché la base del pozzo forniva sollievo dal calore del giorno, e un sollievo ancora maggiore si poteva ottenere se il pozzo era coperto. I pozzi a gradini servivano anche come luogo per riunioni sociali e cerimonie religiose. Solitamente, le donne frequentavano maggiormente questi pozzi perché erano quelle che attingevano l'acqua. Inoltre, erano loro a pregare e ad offrire doni alla dea del pozzo per le sue benedizioni. Questo fece sì che in taluni casi i pozzi assumessero anche significative caratteristiche ornamentali e architettoniche, venendo costruiti spesso insieme a dimore e all'interno di aree urbane. Ciò assicurò anche la loro sopravvivenza come monumenti.

Pranzo al ristorante. Terminata la sosta si riparte in direzione Agra e, raggiunta l'antica capitale Moghul, sosta al giardino  Mehtab Bagh (giardino al chiaro di luna) sulle rive del fiume Yamuna, il luogo migliore per ammirare il Taj Mahal al tramonto .

A seguire l'esperienza di visitare una “lavanderia indiana”. Cena e pernottamento in hotel.

01 febbraio (13° giorno): Agra - Vrindavan - Delhi  

Prima colazione in albergo. Mattinata dedicata alla visita di una delle 7 meraviglie del Mondo moderno, il Taj Mahal .

Taj Mahal. È un mausoleo situato ad Agra, costruito nel 1632 dall'imperatore moghul Shāh Jahān in memoria dell'amatissima moglie Arjumand Banu Begum, meglio conosciuta come Mumtāz Maḥal. Compreso dal 9 dicembre 1983 nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO e inserito nel 2007 fra le nuove sette meraviglie del mondo, è da sempre considerato una delle più notevoli bellezze dell'architettura musulmana nel Mondo. L'imperatore ordinò la costruzione del mausoleo per mantenere una delle quattro promesse che aveva fatto alla moglie quando ella era ancora in vita. I lavori di costruzione del mausoleo durarono 22 anni, dal 1632 al 1654. Il Taj Mahal venne costruito utilizzando materiali provenienti da ogni parte dell'India e dell'Asia. Oltre 1.000 elefanti e bufali vennero impiegati durante le costruzioni per il trasporto delle materie prime. Il marmo bianco venne portato da Makrana, il diaspro dal Punjab e la giada e il cristallo dalla Cina. I turchesi erano originari del Tibet ei lapislazzuli dell'Afghanistan, gli zaffiri venivano dallo Sri Lanka e la corniola dall'Arabia.

(fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Taj_Mahal)

Al termine, partenza per Delhi. Pranzo in corso di trasferimento e sosta presso Vrindavan, un centro religioso unico nel suo genere, dove si ammirano le più varie espressioni di devozione dei fedeli Induisti. 

Vrindavan: è una città santa che sorge sulle rive della Yamuna ed il luogo dove la divinità indù Krishna trascorse i giorni della sua d'infanzia. La cittadina, ricchissima di templi è meta di pellegrinaggi da parte di milioni di fedeli Induisti ogni anno e le cerimonie religiose nella città si susseguono ininterrottamente giorno e notte. La spiritualità che si respira a Vrindavan è unica nel suo genere.

Krishna: nella tradizione religiosa induista è il nome di un avatara del dio Visnù e tale è considerato dalla corrente religiosa indicata come visnuismo, che considera Visnù come divinità principale, l'Essere supremo. Nella corrente religiosa induista che va sotto il nome di krishnaismo egli è tuttavia considerato Dio, l'Essere supremo stesso e non semplicemente una sua manifestazione o un suo avatara per quanto completo.

Durante la giornata, visita di un Ashram.

Ashram: è un luogo dove i saggi vivono in pace in mezzo alla natura. I residenti vi eseguono varie forme di pratiche spirituali, di meditazione e di yoga; in alcuni in passato venivano altresì eseguiti sacrifici, austerità e penitenze. Oggi il termine viene principalmente usato come riferimento a una comunità formata primariamente per l'innalzamento spirituale dei suoi membri, spesso guidati da un mistico, da un capo religioso o da un maestro spirituale.

Terminato il momento spirituale si prosegue alla volta di Delhi. Cena di arrivederci e pernottamento in hotel.

02 febbraio (14° giorno): Delhi - Venezia - Trento 

Prima colazione in albergo. Trasferimento in aeroporto in tempo utile per le operazioni di imbarco e partenza con volo di linea Turkish Airlines, via Istanbul, per Venezia. Arrivo a Venezia e rientro a Trento e località di partenza in autopullman con trasferimento privato a casa Vostra.


Quota di Partecipazione

  • Euro 3090 - quota adulto base 10 partecipanti

Servizi compresi

  • Partenza Sottocasa (nelle località previste)
  • Trasferimento riservato da Trento all'aeroporto di partenza e viceversa 
  • Voli Turkish Airlines da Venezia a Delhi e ritorno in classe economica
  • 12 pernottamenti con prima colazione in hotel 5***** e dimore storiche
  • Camere doppie con servizi
  • Trattamento di pensione completa (11 pranzi e 10 cene in hotel/ristorante)
  • 1 pranzo e 1 cena presso famiglie locali
  • 1 cena speciale privata presso Bakhat Singh Mahal 
  • Tour in autopullman con aria condizionata e acqua minerale a bordo
  • Guida parlante italiano 
  • Ingressi 
  • Accompagnatore professionista da Trento 
  • Kit di viaggio "Prestige"
  • Assicurazione medico-bagaglio,

Servizi non compresi

  • Tasse di imbarco (soggette a riconferma) Euro 321
  • Mance da versare in loco Euro 70
  • Visto turistico India Euro 30
  • Le bevande ai pasti
  • Tutto quanto non incluso alla voce "servizi compresi"

Supplementi e riduzioni

  • Stanza singola Euro 560
  • Riduzione per chi rinuncia al servizio “Sottocasa” di Euro 10 a tratta
  • Rinuncia al trasferimento da Trento e ritorno in aeroporto Euro 50 a tratta
  • Assicurazione annullamento All-Risks, incluse malattie pregresse e Covid, a persona in doppia   Euro 206
  • Assicurazione annullamento All-Risk, incluse malattie pregresse e Covid, una persona in singola Euro 223
  • Estensione fino a Euro 200.000 del massimo di copertura sanitaria Euro 74

Hotel

  • Delhi - Crowne Plaza Mayur Vihar o simile (5*****)
  • Mandawa area - Vivaana Haveli o simile (dimora storica)
  • Nagaur -  Ranvas Fort Hotel o simile (dimora storica)
  • Jodhpur - Novotel o Simile (5*****)
  • Udaipur - Tatsaraasa Spa o simile (5****)
  • Jaipur - Shahpura House o simile (dimora storica)
  • Ranthambore - Dev Villas o simile (4/5*****)
  • Agra - Convention Taj o simile (5***** )
  • Delhi - Vivanta Dwarka o simile (5*****)

Scheda tecnica

  • Numero minimo partecipanti 10 - massimo 20
  • Punti di raccolta: 
    • Trento: Stallo Vanga - Ex Zuffo - Casello autostradale Trento Sud
    • Pergine Valsugana: Bar Alba 
    • Rovereto: Casello autostradale Sud 
  • Orario di partenza e rientro: l'orario definitivo sarà riportato sui documenti di viaggio
  • Operativo Voli Turkish Airlines - franchigia bagaglio 23 kg in stiva + bagaglio a mano:
    • Venezia / Istanbul TK 1872 14.40 / 19.15
    • Istanbul / Delhi TK 716 20.50 / 05.15
    • Delhi/Istanbul TK 171 06:50/11:35
    • Istanbul / Venezia TK 1871 13.05 / 13.40 
  • Penali di annullamento: 
    • Dal giorno dell'iscrizione fino a 60 giorni ante partenza, penale 15% 
    • Da 60 a 30 giorni data partenza, penale 50% 
    • Da 30 giorni a data partenza, penale 100%
  • Documenti necessari al rilascio del visto: 
    • Passaporto con minimo 6 mesi di validità residua
    • 1 fototessera (cartacea o in formato digitale)
  • Servizi soggetti a penali differenti e/o non rimborsabili: nessuno
  • Estremi dell'autorizzazione amministrativa: licenza di Agenzia di Viaggi n. 733/AG del 24/02/1981 rilasciata dalla provincia di Trento.
  • Estremi della polizza assicurativa di responsabilità civile: RC Unipol 100947948 
  • Fondo di Garanzia con REVO INSURANCE Spa - Consorzio FOGAR - polizza numero OX00014288
  • Periodo di validità della proposta: fino alla data di rientro del viaggio 
  • Modalità e condizione di sostituzione del viaggiatore: art. 39 del Codice del Turismo 
  • Parametri e criteri di adeguamento del prezzo del viaggio: Art. 40 del Codice del Turismo 
  • Cambio applicato: il viaggio non è soggetto ad adeguamento valutario

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