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La Rocca Sanvitale di Fontanellato racchiude uno dei capolavori del manierismo italiano, la saletta dipinta dal Parmigianino nel 1524 con il mito di Diana e Atteone. Il Labirinto: “ci saranno rovine e bambù”, scrive Franco Maria Ricci, “all’ombra dei quali nasceranno un grande labirinto, una biblioteca e tante altre cose superflue”.
Partenza in autopullman Gt da Trento e le località previste per la Bassa Padana. Arrivo a Fontanellato dove ci aspetta la Rocca dei Sanvitale che si erge, incantevole, al centro del borgo, circondata da un ampio fossato colmo d'acqua.
La Rocca venne edificata, a partire dall'anno 1124, dalla nobile casata dei Pallavicino. Due secoli dopo passa ai Sanvitale che la trasformano in una residenza signorile di notevole importanza. La fortezza racchiude uno dei capolavori del manierismo italiano, la saletta dipinta dal Parmigianino nel 1524 con il mito di Diana e Atteone. Ed inoltre le meravigliose sale arredate del nobile castello, il giardino pensile, la camera ottica (l’unica ancora in funzione in Italia).
Segue una passeggiata con guida nell'antico borgo, di marcata impronta medioevale e rinascimentale. Pranzo tipico con bevande in ristorante.
Prosciutto crudo di Parma, coppa piacentina, salame di Felino, torta fritta, tortelli di erbette, chicche della nonna, spalla cotta calda con fagioli, prosciutto al forno, patate e verdure di stagione, crostata di marmellata, macedonia con gelato, vino bianco, lambrusco, acqua minerale, caffè e digestivo.
Nel pomeriggio breve trasferimento al Labirinto della Masone.
Il “labirinto”, è un parco culturale unico nel suo genere concepito dall’editore, bibliofilo, designer e collezionista Franco Maria Ricci, inaugurato nel maggio 2015. Si tratta dunque di un luogo dalle molte forme: laboratorio editoriale, museo che ospita centinaia di opere d’arte datate dal Rinascimento al Novecento e spazi per mostre temporanee sorprendenti. Il tutto circondato da uno straordinario labirinto di bambù: era il 1977 quando Ricci promise all’amico Jorge Luis Borges, grande scrittore argentino, che un giorno avrebbe costruito il dedalo più grande del mondo proprio in quei campi in cui i due erano soliti passeggiare.
Incontro con la guida e visita del sito cominciando dalla collezione, eclettica e curiosa, dell’Editore Franco Maria Ricci. Disposta su 5.000 mq, è composta da circa cinquecento opere, tra oggetti e quadri, che attraversano cinque secoli, dal '500 al '900, da Bernini a Ligabue.
A seguire, il Labirinto, il più grande “dedalo” esistente composto interamente di piante di bambù: in totale sono circa trecentomila, appartenenti a diverse specie, alte tra i 3 e i 15 metri. Suggestive gallerie vegetali incorniciano i corridoi del labirinto, offrendo ai visitatori la sensazione di trovarsi immersi in una dimensione sospesa. Bambù dal fusto maculato, striato o di tinte inusuali rivelano scorci sorprendenti anche grazie alle diverse dimensioni raggiunte dalle varie tipologie.
Tempo a disposizione per acquisti nell’interessante negozio del “labirinto” e rientro a Trento e località di partenza con arrivo in serata.