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Minicrociera lungo il litorale dei lidi di Comacchio fino al Delta del Po con pranzo a bordo a base di pesce: un susseguirsi di ambienti differenti tra loro caratterizzati da una biodiversità straordinaria sapientemente illustrata dalla guida naturalistica che ci descrive il percorso segnalando di volta in volta gli avvistamenti tipici di flora e fauna della Laguna. Segue la visita guidata della mostra dedicata a Toulouse-Lautrec, un instancabile sperimentatore di tecniche artistiche che amava ritrarre il “popolo della notte” della gaudente Montmartre.
Partenza da Trento e le località previste in autopullman GT fino a Porto Garibaldi da dove, imbarcati sulla motonave, si naviga lungo il litorale dei lidi di Comacchio, con i grandi vivai di cozze, per proseguire la rotta fino al Delta del Po. Si entra così in un territorio che comprende ambienti differenti tra loro: lagune, rami fluviali, canneti, dune e lunghe isole sabbiose ricchissime di avifauna e zone dalla biodiversità straordinaria. Si attraversa la Sacca di Goro, le valli di Gorino, l’Isola di Mezzanino, l’Isola del Baccucco, o dei Gabbiani, Scannone di Goro, detta l’Isola dell’Amore, e la foce del Po di Goro. Qui il grande fiume termina la sua corsa nel caratteristico scenario delle lagune di pesca e nella riserva naturale di Bocche di Po: l’espressione “terra di acque e acque di terra” ben riassume l’idea del delta padano e appare qui particolarmente appropriata. Si traversa poi l’Adriatico fino alle due foci del Po di Gnocca, ramo secondario del fiume, e, costeggiando la Sacca degli Scardivari, rientro in Porto. La guida di bordo descrive il percorso segnalando di volta in volta gli avvistamenti tipici di flora e fauna della Laguna: fenicotteri, cavalieri d’Italia, garzette bianche, aironi, gabbiani e piante palustri.
Pranzo a bordo con menù di pesce (carne su richieste anticipata): risotto alla marinara, lo storico riso Delta del Po IGP. Il riso unito ai sapori dell’Alto Adriatico è il simbolo del legame tra l’uomo e queste terre. Il secondo piatto è una frittura mista di pesce, ricca e a regola d’arte. Contorno di verdure e, non manca, la “brazadela” tipica ciambella ferrarese. Acqua, vino e caffè a volontà.
Nel primo pomeriggio sbarco e proseguimento per Rovigo. Arrivati a Palazzo Roverella, incontro con la guida per la visita alla mostra “Henri de Toulouse-Lautrec”
La mostra propone un’ampia monografia di Toulouse-Lautrec attraverso la puntuale ricostruzione di tutta l’opera dell’artista francese, un’affascinante panoramica sull’ambiente parigino fin de siècle, nel quale artisti realisti, impressionisti e simbolisti si incontravano, condividendo esperienze e momenti di vita quotidiana da trasporre poi nelle proprie opere. Vengono presentate anche opere mai esposte prima, nemmeno in Francia, e alla redazione del catalogo contribuisce il pronipote dell’artista.
Toulouse-Lautrec è stato un instancabile sperimentatore di soluzioni formali, e la sua versatile curiosità lo portò a tentare diverse possibilità nel campo delle tecniche artistiche utilizzate. Uomo che sembrava dalla nascita destinato a una vita aristocratica, condusse invece un'esistenza tormentosa e scapestrata, consumata non negli eleganti salotti borghesi, bensì nel quartiere popolare di Montmartre: adorò gravitare attorno al mondo vivace e gaudente di Montmartre, luogo nel quale si era ormai consolidato lo status di fucina di nuove concezioni artistiche e di ardite trasgressioni. Amava ritrarre il “popolo della notte”, il mondo delle maisons closes, conosceva la pittura giapponese che gli permise di preparare magnifici manifesti nel segno di uno stile sintetico e ardito.
Dopo la visita rientro a Trento e le località di provenienza con arrivo in serata.