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Iscrizioni entro il 30 luglio o ad esaurimento posti
Il nostro viaggio di gruppo in India porta alla scoperta del Rajasthan, del suo sapore rurale e delle architetture medievali. Si ammirano le grandi opere Moghul come il Taj Mahal e le raffinate bellezze artistiche dei Palazzi dello Shekawati. La visita al tempio Sikh, i templi Induisti e alla grande Moschea di Delhi introducono alla profonda spiritualità di questa terra. Non mancano esperienze di vita quotidiana, dalla lezione di cucina Marwar a un tipico pranzo presso una famiglia locale. Due grandi eventi a renderanno il viaggio unico: la suggestiva fiera dei cammelli di Pushkar, un'esplosione di folklore; e il mistico Dev Deepavali, il “festival della luce degli Dei” a Varanasi, quando le rive del Gange si illuminano di milioni di fiammelle e l'atmosfera si fa pura magia. Un viaggio che unisce spiritualità, cultura e meraviglia. Un’esperienza da vivere, non solo da raccontare.
Partenza esclusiva con Servizio Sottocasa. Ritrovo con il gruppo e l'accompagnatore a Trento e località previste ed inizio del viaggio per l'aeroporto di Venezia. Imbarco su volo di linea Turkish Airlines per Delhi (via Istanbul). Pasti e pernottamento a bordo.
Arrivo a Delhi la mattina presto e trasferimento in hotel. Stanze subito a disposizione e in tarda mattinata partenza per la visita della città.
Delhi: capitale dell'India, è situata sulla riva destra del fiume Yamuna, nella sezione nord-occidentale della pianura gangetica, in posizione centrale rispetto alle comunicazioni fra Punjab (valle dell'Indo) e Bengala. L'attuale Delhi viene fatta risalire all'11° sec., mentre la fondazione della città moderna si ebbe durante il 17° sec., nel pieno della dominazione Moghūl. Nel 1911, infine, veniva pianificata a sud di Delhi la costruzione di Nuova Delhi odierna capitale del Paese: i due nuclei distinti della vecchia e della nuova Delhi costituiscono un unico aggregato urbano di oltre 28 milioni di abitanti. La vecchia Delhi, città storica di stile tipicamente indiano (un intrico di strade con numerosi bazar, tra cui il famoso Chandni Chowk), è segnata nel suo aspetto da secoli di dominazione musulmana. La nuova Delhi è invece realizzata con una concezione urbanistica completamente differente: strade ampie e alberate, a maglie simmetriche o convergenti a raggiera verso grandi piazze circolari. È la città degli edifici ufficiali di razionale modernità, delle ambasciate, dei grandi alberghi. La coesistenza dei due nuclei, antico e moderno, con evidenti contrasti architettonici e socio-economici, rappresenta una delle espressioni più significative del mondo indiano contemporaneo.
Tra le nostre tappe ci saranno: la Jama Masjid (Moschea del Venerdì), opera commissionata dall'imperatore Moghul Shah Jahan, è tra le più famose moschee dell'India. La sua costruzione è iniziata nel 1650 e fu completata nel 1656. Oggi ospita fino a 25.000 fedeli nel suo cortile. A seguire ci si addentrerà a piedi e in risciò nella zona commerciale di Chandni Chowk per un primo assaggio d'India.
A seguire il Birla House, la casa in cui Mahatma Gandhi trascorse gli ultimi 144 giorni della sua vita e dove fu assassinato il 30 gennaio del 1948. Oggi è un museo in cui vengono conservati alcuni oggetti utilizzati da Gandhi; ci sono anche murales che rappresentano scene di vita del principale artefice dell'indipendenza indiana.
Successivamente il complesso Qutub, dove si trovano capolavori dell'arte indo-islamica e resti di civiltà molto più antiche. Il suo fulcro è il Qutub Minar, un minareto finemente decorato che risale ai primi anni del 1200. Il complesso comprende anche due moschee, una delle quali, la Quwwatu'l-Islam, è la più antica moschea nel nord dell'India.
Ultima scoperta della giornata è il Gurudwara Sri Bangla Sahib, un tempio Sikh considerato dai devoti uno dei più importanti luoghi di culto del mondo per aver ospitato Guru Har Krishan, l'ottavo Guru Sikh, nel 1664. Il complesso nella sua interezza include una cucina (Gurdawa), una grande vasca sacra chiamata Sarovar, una scuola e una galleria d'arte. Come in tutti i templi Sikh, anche in questo viene praticata la tradizione del Langar (cucina comunitaria) e chiunque, indipendentemente dalla razza o dalla religione, può cibarsi gratuitamente presso la mensa del tempio.
Sikhismo: è una religione monoteista nata nella città di Kartarpur Sahib, nell'India del XV secolo. Una delle più giovani tra le religioni maggiori, è la quinta religione organizzata più grande del mondo, comprendente circa 40 milioni di Sikh. Il sikhismo si è sviluppato dagli insegnamenti spirituali di Guru Nanak Dev ji, il primo guru (1469 - 1539), e dei nove Guru che gli succedettero. Il decimo guru, Guru Gobind Singh ji (1676-1708), nominò suo successore la scrittura Guru Granth Sahib ji, portando a termine la linea dei Guru umani e stabilendo le Scritture come guida spirituale eterna e religiosa. Le credenze fondamentali del sikhismo, articolate nel Guru Granth Sahib ji, includono la fede e la meditazione sul nome dell'unico creatore; unità e uguaglianza divina di tutta l'umanità; impegnarsi in seva ("servizio disinteressato"); lottare per la giustizia, per il bene e la prosperità di tutti; e una condotta e un sostentamento onesti mentre si vive la vita di un capofamiglia. Seguendo questi precetti, il sikhismo rifiuta le affermazioni secondo cui ogni particolare tradizione religiosa ha il monopolio della verità assoluta.
Pranzo al ristorante. Cena e pernottamento in Hotel.
Prima colazione in albergo. Partenza in pullman verso Ovest, addentrandoci nella regione dello
Shekhawati: stato principesco fondato nel XV secolo e governato dai Rajput Shekhawat (uno dei maggiori gruppi della casta guerriera) sino all'indipendenza indiana nel 1947. Questa regione deve la sua fortuna alla presenza dei Marwari, comunità di ricchi commercianti che nei secoli fecero abbellire le proprie case (Haveli) con straordinari affreschi, sia negli ambienti interni quanto nelle facciate esterne, rendendo le città dei veri e propri musei a cielo aperto.
Durante il percorso sosta in villaggio per visitare una famiglia e scoprire gli usi e costumi dell'India rurale. A pranzo banchetto in tipico stile Bajot presso una famiglia indiana. Al termine si raggiunge Mandawa per la visita degli Haveli più belli.
Mandawa: considerata la regina dello Shekhawati, la città è avvolta in un'atmosfera antica che ammalia con le sue Haveli sgarrupate che alimentano il fascino di un passato sfarzoso dove i mercanti concludevano i propri affari e animavano l'ambiente cittadino tra carovane d'oro, argento, pietre preziose e stoffe.
Haveli: è il termine con il quale si indicano i palazzi che tra il 1830 e il 1930 molti mercanti Marwari fecero costruire nei villaggi dello Shekhawati. Gli edifici venivano riccamente abbelliti da pitture e decori, sia internamente che esternamente e rappresentavano un vero e proprio status simbol per il proprietario. Oggi questi splendidi esempi di architettura sono in uno stato di conservazione che gli dona un fascino retrò.
Cena e pernottamento in dimora storica.
Prima colazione in albergo. Partenza per Nagaur, all'arrivo visita della Fortezza e del Bazar.
Nagaur: piccolo gioiello sul limitare del deserto del Thar è una cittadina di origine medievale con un nucleo ancora oggi interamente fortificato dove palazzi memoria di un passato glorioso sorgono al centro di lussureggianti giardini. Chiamato Ahhichatragarh (fortezza del cobra incappucciato) il complesso incarna la storia contorta della città tra lotte di potere e regimi mutevoli. Fu costruito tra il 1119 e il 1121 e gradualmente modificato dai governanti successivi tra il 1121 e il 1752. Il forte mostra una varietà di stili costruttivi e comprende ottimi esempi di architettura Rajpur e Mughal. Costituito da quattro palazzi e 43 edifici più piccoli, tra cui una moschea e diversi templi, giardini, cortili ed è circondato da un muro di difesa a due livelli. Nagaur si trova al centro della zona di produzione più importante del Rajasthan per il peperoncino rosso e ospita un importante mercato di questa spezia. Inoltre la cittadina è famosa per due eventi unici, la Fiera di Ramdeoji, una delle più grandi fiere del bestiame di tutta l'India (seconda in Rajasthan dopo quella di Pushkar) e del Festival di Musica Sufi, evento unico che raccoglie artisti da tutto il Mondo. Il sufismo va oltre la religione, è una dimensione spirituale che cerca di interiorizzare la Rivelazione coranica nella sua natura più profonda e da ciò deriva anche l'importanza assunta dai Sufi nella diffusione della cultura e delle sublimi espressioni artistiche musulmane.
Pranzo al ristorante. Cena e pernottamento presso il Forte di Nagaur.
Prima colazione in albergo. Partenza per Jodhpur.
Jodhpur: si trova al confine del deserto del Thar ed è sovrastata dall'imponente forte, edificato sulla cima di un picco a strapiombo proprio nel centro della città. La città fu fondata nel 1458 da Rao Jodha, un capo del clan Rajput, conosciuti come Rathores. I suoi discendenti dominarono non solo Jodhpur, ma anche altri stati principeschi di Rajput. La città è circondata da 10 km di mura, costruita circa un secolo dopo la fondazione della città. Dal forte lo spettacolo è straordinario ma è ancor più affascinante girovagare per il groviglio di stradine serpeggianti della città vecchia dove le abitazioni colorate di blu (nel passato identificavano le case de bramini) rendono l'atmosfera unica e magica fino a raggiungere il Sadar Market e la Torre dell'Orologio.
Durante la visita della città si scopre il Forte Mehrangarh che domina dall'alto tutta la città e fu eretto come casa dei Regnanti a partire dal 1458 ad opera del capo del clan Rathore Rao Jodh. Lungo la strada per il forte, sosta al Jaswant Thada, un cenotafio costruito da Sardar Singh nel 1899 in memoria di suo padre, Maharaja Jaswant Singh II, e funge oggi da terreno di cremazione per la famiglia reale Rajput di Marwar. A seguire, passeggiata nel centro della città vecchia dove si visita il Toorji ka Jhaira, bellissimo esempio di Pozzo a gradini, con la possibilità di assaggiare un'istituzione di Jodhpur, il Makhanya Lassi (bevanda tradizionale a base di yogurt) presso il Shri Mishrilal Hotel, dove producono la versione più buona del Mondo.
Pranzo al ristorante. Cena e pernottamento in hotel.
Prima colazione in albergo. Intera giornata dedicata al trasferimento per Jaipur con partenza la mattina e arrivo nel tardo pomeriggio. Pranzo in ristorante lungo l'itinerario e sosta presso Pushkar per visitare la Fiera dei Cammelli.
Arrivo a Jaipur e in serata parteciperemo ad una lezione di cucina Marwar a casa di una famiglia Indiana che ci ospiterà per la cena.
Rientro in hotel e pernottamento.
Jaipur: capitale dello stato del Rajasthan è famosa per i suoi edifici di arenaria rosa. Fu fondata dal re astronomo Sawai Jai Singh II e costruita secondo il Shilpa Shastra, l'antico trattato indù sull'architettura e la scultura. Cinta da mura in cui si aprono sette porte, tanti quanti sono i blocchi in cui è suddivisa, la città ha una planimetria armoniosa e belle strade lastricate. Al colore degli edifici si aggiungono quelli degli abiti delle donne, dei turbanti degli uomini e dei pittoreschi bazar.
Prima colazione in hotel. La giornata inizia con la visita del Forte Amber, un maestoso ed imponente palazzo-fortezza arroccato su una collina alle porte della città. Ha una facciata solenne ed austera, mentre gli interni sono fastosi, eleganti e raffinati, la sua costruzione è iniziata nel 1592. Pomeriggio dedicato alla visita della città rosa, tra le più pittoresche dell'India intera, dove si visitano il City Palace, antica residenza dei Maharaja di Jaipur: un enorme complesso con numerosi cortili, due musei e un'armeria. A seguire, visita dello storico tempio Govind Dev Ji della tradizione Gaudiya Vaisnavismo. Il tempio è dedicato a Govind Dev (Krishna) e alla sua consorte Radha. Le divinità del tempio furono portate da Vrindavan da Raja Sawai Jai Singh II, il fondatore di Jaipur. Questo tempio Vaishnav è considerato uno dei templi più sacri e significato per i devoti. Durante le visite approfitteremo inoltre per una sosta fotografica al Palazzo dei Venti (Hawa Mahal) costruito nel 1799: l'edificio ha otto piani e una facciata in arenaria rosa che comprende quasi mille fra nicchie e finestre finemente lavorate a merletto; fungeva da osservatorio dal quale le donne di corte potevano assistere alla vita cittadina senza essere viste. Pranzo al ristorante.
Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Prima colazione in hotel. Partenza per Abhaneri, dove si può ammirare un ben conservato esempio di “pozzo a gradini”.
I pozzi a gradini, chiamati anche kalyani o baoli sono pozzi o laghetti in cui l'acqua può essere raggiunta scendendo una scalinata. Possono essere a più piani e sono spesso di grande rilievo architettonico. Sono molto comuni nell'India occidentale, ma si possono trovare nelle altre regioni più aride del subcontinente, estendendosi in Pakistan. Tutte le forme di pozzi a gradini sono esempi dei molti tipi di serbatoi idrici di riserva e irrigazione che si sviluppano in India, principalmente per affrontare le fluttuazioni stagionali della disponibilità idrica. La maggioranza dei pozzi a gradini sopravvissuti servivano originariamente anche a scopo ricreativo, oltre che a fornire acqua. Questo perché la base del pozzo forniva sollievo dal calore del giorno, e un sollievo ancora maggiore si poteva ottenere se il pozzo era coperto. I pozzi a gradini servivano anche come luogo per riunioni sociali e cerimonie religiose. Solitamente, le donne frequentavano maggiormente questi pozzi perché erano quelle che attingevano l'acqua. Inoltre, erano loro a pregare e ad offrire doni alla dea del pozzo per le sue benedizioni. Questo fece sì che in taluni casi i pozzi assumessero anche significative caratteristiche ornamentali e architettoniche, venendo costruiti spesso insieme a dimore e all'interno di aree urbane. Ciò assicurò anche la loro sopravvivenza come monumenti.
Pranzo al ristorante. Terminata la sosta si riparte in direzione Agra e, raggiunta l'antica capitale Moghul, visita del Taj Mahal al tramonto.
Il Taj Mahal è un mausoleo situato ad Agra, costruito nel 1632 dall'imperatore moghul Shāh Jahān in memoria dell'amatissima moglie Arjumand Banu Begum, meglio conosciuta come Mumtāz Maḥal. Dal 1983 è inserito nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO e dal 2007 fa parte delle nuove sette meraviglie del mondo. L'imperatore ordinò la costruzione del mausoleo per mantenere una delle quattro promesse che aveva fatto alla moglie quando ella era ancora in vita. I lavori di costruzione del mausoleo durarono 22 anni, dal 1632 al 1654. Il Taj Mahal venne costruito utilizzando materiali provenienti da ogni parte dell'India e dell'Asia. Oltre 1.000 elefanti e bufali vennero impiegati durante le costruzioni per il trasporto delle materie prime. Il marmo bianco venne portato da Makrana, il diaspro dal Punjab, la giada e il cristallo dalla Cina. I turchesi erano originari del Tibet ei lapislazzuli dell'Afghanistan, gli zaffiri venivano dallo Sri Lanka e la corniola dall'Arabia.
Cena e pernottamento in hotel.
Prima colazione in albergo. Di buon mattino trasferimento alla stazione dei treni di Agra e partenza con treno diretto veloce per Varanasi.
Arrivo a Varanasi nel primo pomeriggio. Pranzo in ristorante locale. Pomeriggio prime visite alla città santa e partecipazione alle cerimonie del Dev Deepavali il “festival della luce degli Dei”.
Dev Deepawali, noto anche come Dev Diwali o Diwali degli Dei, è un importante festival indù celebrato a Varanasi. Si celebra il giorno di Kartik Purnima (la notte di luna piena) del mese indù di Kartika, che cade tra novembre e dicembre, esattamente 15 giorni dopo la celebrazione nazionale di Diwali. L'essenza di questo festival sta nel commemorare la vittoria di Lord Shiva sul formidabile demone Tripurasura. Secondo l'antica mitologia, Tripurasura era un potente demone a tre teste che aveva conquistato tutti e tre i regni e instillato paura tra le persone. In risposta a questa minaccia, Lord Shiva accettò coraggiosamente la sfida e alla fine sconfisse il demone, ripristinando pace e armonia. Per gioire di questo trionfo, si ritiene che Lord Shiva sia disceso nel regno terreno e si sia immerso nelle acque sacre del fiume Gange. I devoti residenti di Varanasi esprimevano la loro gioia e devozione illuminando i ghat (gradinate lungo il fiume Gange) con innumerevoli diya (lampade di terracotta) per accogliere la presenza divina degli dei. Questo evento segnò l’inizio della tradizione del Dev Deepawali, quando la città si trasforma in uno spettacolo mozzafiato, con case e templi adornati da centinaia di piccole lampade di terracotta che emanano un bagliore splendente e i ghat diventano una tela per intricati rangoli (disegni effettuati per terra con polvere colorata, creando dei e l'illuminazione di diya. Inoltre, un commovente rituale prevede il rilascio di numerose piccole lampade a olio su foglie nelle acque correnti del fiume Gange. Queste lampade fluttuano dolcemente lungo le increspature, creando uno spettacolo ipnotizzante.
Al calare della notte, i festeggiamenti si intensificano con vivaci processioni di divinità provenienti da vari templi, accompagnate da grandi fuochi d'artificio che riempiono il cielo di colori brillanti. I templi ospitano rituali distintivi e sacri che si aggiungono al significato spirituale dell'occasione.
Cena in ristorante e pernottamento in hotel.
Prima colazione in hotel. Sveglia all’alba per assistere ai rituali mattutini.
Ganga Aarti: è una Puja (preghiera) induista che viene svolta due volte al giorno, all'alba e al tramonto, nei ghat presenti sulle rive del fiume Gange. Rituale dedicato alle sacre acque della dea Ganga, la Dea femminile che incarna il fiume Gange. Il Ganga Aarti è un rituale di grande importanza nell'Induismo e nel valore folcloristico della cultura indiana, ricchi di una complessa simbologia espressiva. Durante tutta la cerimonia si recitano i bhajan accompagnati dal suono di campane cerimoniali, gong, tamburi e alle conchiglie sacre di Vishnu. Il luogo viene profumato con incenso di legno di sandalo.
Al termine passeggiata alla scoperta della vita lungo i ghat. Pranzo in ristorante.
Pomeriggio vista della città, con tappa presso il Bharath Mata Mandir (che significa "Tempio della Madre India"). La caratteristica di questo tempio è la totale assenza delle tradizionali statue di dei e dee o dei classici ornamenti religiosi, qui troviamo come elemento di culto un'enorme mappa di Akhand Bharat scolpita nel marmo.
Akhand Bharat anche conosciuto come Akhand Hindustan è un termine che si riferisce al concetto di unione politica del subcontinente indiano e più in generale di tutta la Grande India.
Successivamente visita alla
Banaras Hindu University, o BHU. Fondata nel 1916 da Madan Mohan Malviya, è una delle università con strutture residenziali più grandi dell'Asia. L'università è composta da 4 istituti, 11 facoltà e 140 dipartimenti; il numero complessivo degli studenti iscritti raggiunge 20.000 unità. Unica nel suo genere, l’università offre diversi edifici di grande interesse architettonico.
Cena in hotel e pernottamento.
Prima colazione in hotel. In mattinata escursione a Sarnath.
Sarnath, situata pochi km a nord di Benares, è il luogo dove intorno al 528 a.C., all’età di 35 anni, Gautama Buddha tenne il suo primo sermone dopo aver raggiunto l'illuminazione. È anche il luogo in cui il sangha buddista (comunità di credenti buddhisti) è nato per la prima volta come risultato dell'illuminazione dei suoi primi cinque discepoli. Il nome Sarnath deriva dalla parola sanscrita Sāranganātha (o Sārangnāth in lingua pali), che si traduce in "Signore dei cervi". Il nome si riferisce a un'antica leggenda buddista, in cui il Bodhisattva era un cervo e offrì la sua vita a un re invece della cerva che il re intendeva uccidere. Il re fu così commosso che creò il parco come santuario dei cervi.
Sarnat è pertanto uno dei quattro luoghi sacri del buddhismo insieme con Lumbinῑ (Nepal)(luogo della nascita di Buddha), Bodh Gayā (il luogo dell'Illuminazione) e Kuśinagara (dove il Buddha morì).
A seguire pranzo in ristorante e al termine trasferimento in aeroporto per volo interno su Delhi.
Arrivo a Delhi e trasferimento in hotel. Cena e pernottamento.
Sveglia la mattina presto (disponibile Tè e caffè). Trasferimento all’aeroporto di Delhi e imbarco su volo di linea Turkish Airlines per Venezia (via Istanbul). Arrivo nel primo pomeriggio e proseguimento per Trento e località di partenza in pullman con trasferimento privato a casa Vostra.
Numero minimo partecipanti: minimo 15 - massimo 20
Punti di raccolta:
Orario di partenza e rientro: l'orario definitivo sarà riportato sui documenti di viaggio
Operativo voli: Turkish Airlines
Franchigia bagaglio:
Penali di annullamento:
Documenti necessari al rilascio del visto:
Estremi dell'autorizzazione amministrativa: licenza di Agenzia di Viaggi n. 733/AG del 24/02/1981 rilasciata dalla provincia di Trento.
Estremi della polizza assicurativa di responsabilità civile: RC Unipol 100947948
Fondo di Garanzia con REVO INSURANCE Spa - Consorzio FOGAR - polizza numero OX00014288
Periodo di validità della proposta: fino alla data di rientro del viaggio
Modalità e condizione di sostituzione del viaggiatore: art. 39 del Codice del Turismo
Parametri e criteri di adeguamento del prezzo del viaggio: Art. 40 del Codice del Turismo
Il viaggio non è soggetto ad adeguamento valutario.