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La grande mostra dei Preraffaelliti, corrente pittorica che nasce nell’Inghilterra vittoriana di metà Ottocento caratterizzata da un ritorno alla purezza dell'arte medievale, con l'uso di colori vividi e dettagli precisi. Il risultato sono opere intense e ricche di significato, dal tono fiabesco, dove la figura della donna, dipinta in maniera idealizzata, mistica e romantica, crea quasi l’immagine di un angelo. Segue la visita di Forlì, magnifica cittadina romagnola che conserva tracce significative sia dell’epoca romana sia di quella rinascimentale e un ricco patrimonio del periodo razionalista degli anni venti e trenta.
Partenza da Trento e le località previste in autopullman Gt per Forlì, magnifica cittadina romagnola.
Arrivo e, incontrata la guida, ingresso ai Musei San Domenico per ammirare la prima mostra italiana sui Preraffaelliti: l’evento ricostruirà il profondo impatto che ebbe la storia dell’arte italiana sulla confraternita inglese. Un tema inedito, che verrà affrontato con più di 300 opere.
Nell’Inghilterra vittoriana di metà Ottocento alcuni giovani artisti ribelli crearono, nel 1848, la Confraternita preraffaellita con lo scopo di rinnovare la pittura inglese che consideravano in declino a causa delle norme eccessivamente formali e severe imposte dalla Royal Academy. John Everett Millais, William Holman Hunt e Dante Gabriel Rossetti, fondatori della Confraternita, rifiutavano le convenzioni della grande arte italiana rinascimentale, in primis Raffaello, promuovendo un ritorno alla purezza dell’arte medievale. I preraffaelliti attinsero dunque a un’ampia gamma di influenze ed elementi storici, seppur senza distinguerne in modo rigoroso le varie epoche. Tale movimento tuttavia non fu solo un mero ritorno reazionario agli stili del passato, quanto piuttosto un progetto visionario che trasformò le opere di questi artisti in qualcosa di decisamente moderno. Oltre agli artisti fondatori saranno esplorati in modo approfondito altri esponenti chiave del movimento come Edward Burne-Jones, Ford Madox Brown e Frederic Leighton.
Al termine tempo a disposizione per il pranzo libero.
Incontro con la guida locale per la visita del centro storico dove sono riconoscibili i due assi viari di origine romana, suddivisi nei quattro corsi principali, Mazzini, Garibaldi, Diaz e della Repubblica, che convergono sulla grandissima Piazza Saffi. Su di essa si affacciano alcuni fra gli edifici più rappresentativi delle varie epoche cittadine: la basilica romanica di San Mercuriale con l'imponente campanile originale del XII secolo, il Palazzo Comunale, risalente al XIV secolo, la Torre Civica, i quattrocenteschi Palazzo del Podestà e Palazzo Albertini e il novecentesco Palazzo delle Poste, esempio di architettura del Ventennio che si ritrova anche negli edifici di Viale della Libertà e Piazzale della Vittoria. Degno di nota è anche il barocco forlivese, con due prestigiosi monumenti: la Chiesa del Suffragio e la Chiesa di San Filippo Neri.
Fondata dai Romani nel II secolo a.C. con il nome di Forum Livii all'incrocio della via consolare con la strada che portava in Toscana, la città è situata nella parte orientale della Pianura Padana lungo la Via Emilia ai piedi delle verdi colline dell’Appennino tosco-romagnolo. Forlì conserva tracce significative sia dell'epoca romanica sia di quella rinascimentale, che ha visto Caterina Sforza signora incontrastata della città. Notevole è anche la presenza di un ricco patrimonio del periodo razionalista degli anni venti e trenta.
Al termine, tempo a disposizione e partenza per il rientro a Trento e località di partenza.